Dopo 162 giorni, il 12 giugno è il tax freedom day del 2013, il primo giorno dell'anno in cui i contribuenti iniziano a guadagnare e smettono di lavorare per tasse contributi. Secondo lo studio proposto dalla Cgia di Mestre, la pressione fiscale record al 44,4% ha costretto gli italiani a spostare il felice giorno più avanti: nel 2012 infatti il termine era il 10 giugno, mentre nel 2004 era il 28 maggio.
Il segretario Giuseppe Bortolussi fa notare che ''pagheremo mediamente 11.800 euro di imposte, tasse e contributi a testa. E in questo conto sono compresi tutti i cittadini, anche i bambini". Ma gli artigiani di Mestre spiegano che ''le cose, purtroppo, vanno molto peggio per coloro che le tasse le pagano fino all'ultimo centesimo''. In questo caso la pressione fiscale "reale" arriva al 53,8% e il tax freedom day arriverà solo il 16 luglio.
Per individuare il tax freedom day l'Ufficio studi della Cgia ha preso in esame il dato di previsione del Pil nazionale e lo ha suddiviso per i 365 giorni dell'anno, ottenendo così un dato medio giornaliero. Successivamente, il gettito di imposte, tasse e contributi che i contribuenti versano allo Stato e' stato rapportato al Pil giornaliero, ottenendo il cosiddetto ''giorno di liberazione fiscale'' che, per il 2013, scoccherà il 12 giugno. Se dal conto del Pil si sottrae la quota di economia sommersa, ''per coloro che pagano le tasse fino all'ultimo centesimo la pressione fiscale 'reale' si attesta al 53,8%'' e il tax freedom day in questo caso arriverà solo il 16 luglio.