DDL A RISCHIO

Multe low-cost, il governo frena sul ddl

Previsti sconti del 20% per chi paga subito. Ma l'esecutivo: prima verificare la copertura

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Il governo frena sulla proposta di legge delle multe low-cost per i cittadini disciplinati. Il ddl prevedeva infatti uno sconto del 20% per chi va subito alla cassa, entro cinque giorni dalla contestazione, oltre a varie facilitazioni per mettersi in regola. E a elaborare la proposta era stato il presidente della commissione Trasporti Michele Meta. Ma adesso Palazzo Chigi ci ripensa e avverte: vanno prima verificate le risorse.

Oltre allo sconto, la proposta prevede anche modalità di versamento più facili e accessibili. La normativa, congelata nella passata legislatura, era stata ripescata dal presidente Pd della commissione. Ma adesso rischia di arenarsi di nuovo.

Disegno di legge bipartisan - Il testo è stato sottoscritto da molti deputati democratici e del Pdl e anche da un esponente di Sel, Stefano Quaranta. Dubbi invece sono stati avanzati duranti i lavori della commissione dall'esponente M5S Ivan Catalano, che ha detto di essere in "disaccordo con la riduzione indiscriminata dell'importo delle sanzioni".

I dubbi dell'esecutivo - Il governo non ha ancora preso una posizione precisa: il sottosegretario alle Infrastrutture Rocco Girlanda ha infatti annunciato, secondo quanto riferiscono i bollettini parlamentari, come "ai fini di una compiuta espressione sul provvedimento in esame" sia "necessario acquisire le valutazioni dei ministeri dell'Interno, della Giustizia e dell'Economia" nonostante il testo riproduca in parte una proposta della scorsa legislatura, il cui esame è stato avviato ma non concluso dalla commissione Trasporti della Camera.

I contenuti - Il testo prevede un taglio delle sanzioni nel caso di pagamento veloce e anche l'uso di strumenti di pagamento elettronico, anche al momento della contestazione, nelle mani dell'agente accertatore. Si rinvia invece a un successivo decreto ministeriale la definizione delle procedure per notificare i verbali di accertamento delle violazioni tramite posta elettronica certificata e la promozione di convenzioni con banche e operatori finanziari per favorire la diffusione dei pagamenti delle sanzioni mediante strumenti di pagamento elettronici.