Il cargo Jolly Verde è entrato nel porto di Genova con l'ausilio di rimorchiatori per un'avaria: lo si apprende dal comando generale delle Capitanerie di porto, secondo cui la manovra avviene "in totale sicurezza". L'avaria, sempre secondo quanto si è appreso, riguarderebbe le eliche di manovra della nave.
L'avaria segnalata dalla portacontainer Jolly Verde, 'gemella' della Jolly Nero che il 7 maggio ha raso al suolo la Torre Piloti del porto di Genova provocando 9 morti, riguarda l'elica di manovra di prua. A dare l'allarme alla Capitaneria di porto è stato lo stesso comandante della nave. Il malfunzionamento che non avrebbe creato problemi in navigazione potrebbe incidere sulle manovre di accosto alla banchina e per questo potrebbe essere utilizzato in questa fase un rimorchiatore in più.
La nave, partita ieri mattina alle 8 dal Porto di Napoli entrera' nel terminal Messina tra poche decine di minuti. Una volta in banchina sara' sottoposta ad una serie di ispezioni di rito da parte della Capitaneria di porto e del Rina, un atto dovuto dopo una segnalazione di guasto
Indagini Jolly Nero - Intanto, sul fronte disastro del Jolly Nero, nessun dissequestro per il cargo protagonista della tragedia al porto di Genova. I sigilli rimangono, contrariamente a quanto annunciato venerdì dalla Procura. Nei primi giorni della settimana la nave sarebbe dovuta tornare alla Messina.
Ieri i magistrati hanno accolto le richieste della difesa del pilota Antonio Anfossi, che chiede ulteriori accertamenti. Gli avvocati Carlo Golda e Francesco Munari sollecitano ulteriori prove: sulla funzionalità delle attrezzature in sala macchina, sulle carenze nella strumentazione di comunicazione; inoltre, l’acquisizione di altri libri di bordo, non ancora fatta.