In via dei Fori Imperiali, a Roma, si è chiusa la consueta parata per la ricorrenza della Repubblica. Che quest'anno è stata rigorosamente "low cost", all'insegna dell'austerity. Abolito infatti il ricevimento al Quirinale e niente Frecce Tricolori. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha affermato: "Celebriamo nel modo più sobrio, riducendo all'essenziale lo stesso omaggio che non può mancare alle forze armate".
Napolitano: "Il Paese vuole riprendersi" - Poi, al termine della celebrazione, Napolitano ha mandato questo messaggio al ministro della Difesa Mario Mauro: "La tradizionale parata militare ha consentito anche quest'anno di unire cittadini e istituzioni nella celebrazione della nascita della Repubblica". E ha poi sottolineato la "determinazione" dell'Italia a uscire dalla "difficile contingenza".
"Apprezzo la sobrietà delle celebrazioni" - "Ho apprezzato - riprende il Capo dello Stato sempre rivolto a Mauro - l'appropriata concezione e l'organizzazione dell'evento e, in modo particolare, come ella abbia inteso conferire giusta sobrietà alla manifestazione, attribuendo centralità ai simboli della Nazione e agli uomini e le donne delle Forze Armate e delle rappresentanze dello Stato e della società civile, che quotidianamente si prodigano con professionalità e sacrificio al servizio del Paese e della comunità internazionale".
"Circondati dall'affetto della popolazione, essi hanno sfilato in modo impeccabile, ben rappresentando, con la compostezza del portamento, un Paese orgoglioso della propria storia e della propria cultura e determinato a superare l'attuale difficile contingenza. La prego, signor Ministro, di rendersi interprete di questi sentimenti e di far pervenire a tutto il personale militare e civile che ha contribuito al successo della parata il mio più convinto plauso".
La festa - Il presidente della Repubblica, tra gli applausi della gente, aveva raggiunto in mattinata via del Fori Imperiali a bordo della Flaminia presidenziale scoperta, scortato dai corazzieri in motocicletta. A rendergli gli onori un reparto di corazzieri che, anche per questa edizione della parata segnata dall'austerity, sono a piedi e non a cavallo.
"Le Forze armate al servizio del Paese" è stato il tema della parata, drasticamente ridotta nei numeri rispetto al passato, in omaggio alla spending review. A sfilare sono stati circa 3.330 tra militari e civili, ma niente cavalli ed aerei e i mezzi sono stati ridotti all'osso. I costi sono stati stimati in un milione e mezzo di euro, contro i 2 milioni del 2012 e i 4 milioni e 400mila del 2011.
Anche la Lega Nord, quest'anno, ha partecipato alla sfilata militare del 2 giugno. A rappresentare il Carroccio il deputato Marco Marcolin, componente della commissione Difesa della Camera, in tribuna autorità.
Genova, bruciate bandiere tricolori e del Pdl - Nella giornata della festa della Repubblica va segnalato anche un episodio di vandalismo: a Genova sono state bruciate bandiere tricolori e delPdl in piazza Galileo Ferraris, dove ilPopolo delle Libertà ha organizzato una iniziativa in occasione del 2 Giugno. A denunciare l'accaduto è statoil consigliere regionale azzurro Roberto Bagnasco. "Si trattadi un vergognoso atto - dice - che evidenzia tutto il disprezzo di alcunepersone verso le istituzioni. E' un gesto grave e il fatto chesia stato compiuto in occasione del 2 Giugno lo rende ancor piùingiustificabile".