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"Sei una spia", bimba indiana bruciata viva

La piccola è stata uccisa dalle mamme di due amichette assieme alle quali aveva rubato alcuni melograni dal frutteto di un contadino

Afp

Una bambina indiana di 11 anni è stata bruciata viva da due donne, madri di due sue amichette, come punizione per aver "fatto la spia" su un furto di frutta nell'orto di un villaggio nello stato dell'Orissa, nel nord est del Paese. Soccorsa dal nonno e portata in ospedale, la piccola è morta per le gravi ustioni riportate su tutto il corpo.

La bambina, di nome Rinki Behera, si era introdotta mercoledì scorso, insieme ad altre due coetanee, nella proprietà di un contadino per rubare alcuni melograni. La piccola ha poi rivelato l'identità delle sue complici al proprietario del frutteto, che è subito andato ad informare i genitori dell'accaduto.

Invece di rimproverare le figlie, le mamme si sono procurate una tanica di benzina e sono andate a casa di Rinki, l'hanno immobilizzata e, dopo averla cosparsa di benzina, hanno appiccato il fuoco.

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