"Vorrei chiedere perdono alla mamma e alla famiglia di Fabiana anche a nome di mio figlio". Questo l'appello lanciato da Pina Forciniti, la mamma di Davide, il ragazzo di Corigliano Calabro che ha ucciso la fidanzata Fabiana Luzzi bruciandola mentre era ancora viva. Al settimanale Famiglia Cristiana la donna dice: "Sogno di svegliarmi domani mattina e trovarlo nel suo letto come sempre". Il giovane è accusato di omicidio volontario aggravato.
"Fabiana e Davide - dice la donna - sono due fiori recisi, spezzati nella primavera della vita. Noi due famiglie distrutte. Per sempre. I riflettori su questa tragedia si spegneranno presto, la gente fra poco dimenticherà tutto ma io e la mamma di Fabiana porteremo questo fardello in eterno. Il nostro dolore sarà per sempre. Una condanna, la nostra, da scontare vivendo giorno dopo giorno".
L'appello da madre a madre - "È giusto che Rosa (la madre di Fabiana, ndr) chieda giustizia per Fabiana, anch'io farei lo stesso al suo posto", prosegue la signora Pina. "Ma è giusto anche che io chieda perdono. Sono una madre anch'io. Solo io posso capire quello che sta provando lei in questo momento", conclude.
"L'Italia intera ha pianto Fabiana" - Mario e Rosa Luzzi, i genitori della sedicenne Fabiana, in una lettera aperta ringraziano tutti coloro che sono stati loro vicino nel dolore. "Abbiamo davvero sentito - si legge - l'affettuosa vicinanza di una nazione intera che ha pianto una figlia, persa tragicamente". Nella pagina successiva il testo integrale della lettera.
Con questa lettera aperta, noi familiari di Fabiana desideriamo esprimere un sentito ringraziamento a tutti coloro che, in questo momento di profondo e indescrivibile dolore, ci sono stati vicini. Desideriamo ringraziare il presidente della Camera, Laura Boldrini, per il grande affetto e l'alta sensibilità dimostrata nei nostri confronti, il ministro per le Pari Opportunità, Josefa Idem, il vice-presidente della Regione Calabria, Antonella Stasi, il presidente della Provincia di Cosenza, Gerardo Mario Oliverio, il prefetto di Cosenza Raffaele Cannizzaro, il comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza, Colonnello Francesco Ferace, il sottosegretario alla Protezione Civile alla Regione Calabria, Giovanni Dima, la commissione straordinaria del Comune di Corigliano Calabro (Dott.ssa Rosalba Scialla, dott. Saverio Buda, dott.ssa Eufemia Tarsia), tutte le forze dell'ordine, le associazioni di volontariato, medici e paramedici dell'ospedale di Corigliano Calabro, i dipendenti delle Poste Italiane di Corigliano Calabro, tutti i ragazzi delle scuole di Corigliano Calabro, tutta la cittadinanza di Corigliano Calabro e tutti i cittadini italiani. Uno speciale ringraziamento va al capitano della caserma dei carabinieri di Corigliano Calabro Pietro Paolo Rubbo e di tutti i suoi uomini, per l'impegno e la dedizione dimostrata nella ricerca di nostra figlia Fabiana. Un altro particolare ringraziamento lo dobbiamo alla Dott.ssa Rosalba Scialla, presidente della commissione straordinaria del Comune di Corigliano Calabro, per il suo encomiabile impegno e contributo dato nell'organizzare la funzione funebre e soprattutto per la sua genuina sensibilità e grande umanità manifestata al nostro caso. A lei, il nostro sentimento di viva riconoscenza. Infine desideriamo manifestare sentimenti di profonda gratitudine a tutti coloro che si sono stretti intorno a noi, con messaggi, telefonate, lettere, telegrammi, ricevuti in questi giorni. Abbiamo davvero sentito l'affettuosa vicinanza di una nazione intera che ha pianto una figlia, persa tragicamente. Un forte abbraccio di ringraziamento a tutti, sperando con tutto il nostro cuore e le nostre facoltà mentali che in un vicinissimo futuro solo il Regno di Dio possa dare la pace e la sicurezza che ogni essere umano desidera su questa terra senza il timore "di cordoglio, né grido né dolore". Certi che solo il Creatore dell'Universo, che desidera essere conosciuto individualmente da ciascuno di noi, "asciugherà ogni lacrima dai nostri occhi" (Apocalisse 21:3; Giovanni 17:3).
Con sentito affetto
Mario e Rosa Luzzi e tutta la famiglia.