Nel 2011 i mafiosi hanno "fatturato" 25,7 miliardi di euro, 10,6 miliardi dei quali sono andati direttamente alle loro organizzazioni. Tra queste, secondo uno studio presentato a Palermo, è stata la camorra quella con gli incassi maggiori, 3,750 miliardi, seguita dalla 'ndrangheta con 3,491 miliardi; Cosa Nostra ha invece ottenuto "solo" 1,874 miliardi. La principale fonte di finanziamento (44%) risulta essere l'estorsione.
Gli investimenti - Lo studio, finanziato dal PON Sicurezza, e realizzato dal Centro Interuniversitario Transcrime dell'Università Cattolica di Palermo, attesta che ben lo 0,7% del Pil (10,6 miliardi di euro) va al crimine organizzato. Come ha spiegato il professor Ernesto Savona di Transcrime, le mafie poi investono la metà dei proventi in immobili (52,3%): case e terreni che i mafiosi acquistano nei territori che controllano a prescindere dall'effettivo valore commerciale.
Le infiltrazioni nelle aziende - Le cosche comprano anche auto e barche, ma investono solo per il circa 9% in aziende, che operano prevalentemente nel Sud Italia ma anche nelle province di Milano, Brescia, Lecco e Como. I boss, rileva la ricerca, non sono grandi imprenditori: preferiscono le Srl con una bassa profittabilità. I settori di maggiore infiltrazione sono quelli delle costruzioni, dell'estrazione e della ristorazione.