Minuscoli, settanta volte più piccoli dei globuli rossi, i nano proiettili "magic bullets" distruggono le cellule tumorali con precisione, senza intaccare i tessuti sani. Rivestiti di materiale biodegradabile sono frutto delle ricerche di Luigi Cattel e Barbara Stella, scienziati italiani insigniti dello European Inventor Award. Hanno lavorato in team con i colleghi Patrick Couvrer e Véronique Rosilio.
Finanziamento francese - Luigi Cattel spiega: "L'invenzione italo-francese, i nano proiettili anticancro, è nata nella facoltà di farmacia dell'Università di Torino ma ha potuto svilupparsi solo grazie alla collaborazione con l'Università di Paris Sud. E soprattutto ai 5 milioni di euro del Cnrs (Cnr francese) che hanno consentito al nostro team di brevettare l'invenzione in tutto il mondo nel 2004".
Almeno dieci anni perché aiutino i pazienti - All'entusiasmo, il belga Couvrer aggiunge la prudenza: "Siamo già molto avanti nella sperimentazione pre clinica, ma ci serviranno altri dieci anni per arrivare alla sperimentazione sui malati. Il metodo sarà particolarmente utile nella cura del cancro al pancreas, una delle principali cause di morte nel mondo sviluppato".
Faranno anche diagnosi - Ma questi piccolissimi medicamenti potrebbero avere anche altre funzionalità. Come spiega Barbara Stella: "La nostra équipe sta lavorando per attribuire ai nano proiettili, nati per curare, anche proprietà diagnostiche".