Max Pezzali pubblica il 4 giugno "Max 20" con 5 inediti, due firmati con l'ex 883 Mauro Repetto, e 14 duetti con i Big della musica italiana da Eros Ramazzotti a Claudio Baglioni. "E' una grande soddisfazione la loro presenza - dice a Tgcom24 il cantautore -. Io che pensavo di durare una stagione all'inizio della mia carriera". Dopo "Le strade di Max" c'è ancora tv all'orizzonte? "Mi piacerebbe ma non come giudice di un talent".
Sei tornato a scrivere con l'altra metà degli 883, Mauro Repetto. Una nuova direzione?
Più che altro la voglia di tornare a scrivere assieme dopo che abbiamo girato il video di "Sempre noi". Dopo l'estate scorsa con Mauro ci siamo ritrovati a Milano in un albergo scambiandoci diverse opinioni e riflessioni, poi ci siamo rivisti a Roma a cui è seguito un fitto scambio di email. Lui mi ha raccontato la storia di un lavoro teatrale che stava elaborando in quel periodo.
Qual era il contenuto?
Si parlava dei problemi legati al pianeta e delle difficoltà legate al futuro. In cerca di una risoluzione tutti i partiti e le parti sociali si accordano per un governo di larghe intese...
Insomma avevate previsto il Governo Letta?
In un certo senso sì! Ecco come sono nate "Welcome mr. President" e "Il Presidente di tutto il mondo" scritte con Mauro. Sostanzialmente cogliamo l'aspetto della politica che è basata sul marketing. Il politico sta poco attento ai contenuti quanto alla forma e dice o si presenta secondo quello che l'elettorato vuole.
Ma in fondo non è così vista la debacle delle Comunali...
Le elezioni nazionali sono diverse, secondo me, da quelle Comunali perché per quest'ultime si punta molto sulla persona che diventa Sindaco. Evidentemente non sono state scelte le persone giuste che in un qualche modo rappresentassero la soluzione per le problematiche poste dai cittadini. Insomma forse hanno scelto le persone sbagliate.
"Gli 883 sono il classico esempio che nessun talent avrebbe preso", dice Fiorello con cui duetti in "Sei un mito". Sei d'accordo?
D'accordissimo. Gli 883 non rispondono alle necessità televisive né a quelle dei talent. Una persona con una bella voce e versatile musicalmente ha sicuramente più appeal in tv rispetto a chi ha meno doti. Ci sono un sacco di cantanti e interpreti ma diminuiscono quelli che raccontano il quotidiano, forse perché raccontare la vita non è spettacolare.
Vorresti fare il giudice di un talent?
Direi proprio di no anche perché io stesso ho dei limiti vocali e non sarei in grado di giudicare. Non sono neanche adatto a seguire un copione. Credo che non è proprio un ruolo giusto per me.
Però ti sei divertito in "Le Strade di Max", pensi di ripetere l'esperienza?
Un programma on the road in sella alla mia amata moto con amici. E' stata una occasione bellissima ed ero a mio agio in quella situazione. Vorrei ripetere magari con un altro progetto più legato al docu-film. Sicuramente preferisco essere attore che un giudice.
Ramazzotti, Venditti, Baglioni e tanti altri hanno fatto carte false per entrare in questo disco. Una bella soddisfazione, no?
E' clamoroso come in alcune canzoni siano più forti gli ospiti che l'autore stesso, cioé io. E'una grande soddisfazione avere dei colleghi che pensano cose belle di me e della mia storia musicale con gli 883. Quando ho iniziato vent'anni fa pensavo che saremmo durati una stagione e invece eccoci ancora qui!