"Questa notizia ha riaperto una ferita che non si era ancora rimarginata". Così la madre di Carolina, la 14enne novarese suicidatasi a gennaio, commenta l'iscrizione nel registro degli indagati di otto minori per istigazione al suicidio e detenzione di materiale pedopornografico. Più dura le parole della sorella della ragazzina, Talita: "Spero che la vostra coscienza, se ne avete una, non vi lasci in pace", è il messaggio indirizzato agli 8.
Mi auguro che siate processati e giudicati colpevoli", aggiunge la ragazza in un post su Facebook prima di rivolgersi direttamente alla sorella: "Vedrai che la pagheranno per il dolore e le umiliazioni che ti hanno causato".
Su Facebook, come su Twitter, è ricominciata intanto la garaper esprimere solidarietà a Carolina, come era già accadutoa gennaio, quando i social media erano stati presid'assalto da giovani e meno giovani che se la prendevano con icyber-bulli.