IN FONDO AL MAR

Mongolfiere sottomarine recipienti di energia

Innovativi strumenti di immagazzinamento per ottimizzare l'uso delle risorse

© Afp

Intrappolare l'energia del Sole e del vento in fondo al mare per usarla solo quando necessario. Sarà possibile grazie a una sorta di mongolfiere sottomarine, degli enormi palloni ancorati al fondale in grado di accumulare al loro interno aria compressa per liberarla sotto forma di energia elettrica quando richiesto. Questi innovativi sistemi di accumulo sono allo studio nei laboratori di Rse (Ricerca sul sistema energetico). Presto potrebbero essere testati lungo le coste di Sicilia a Calabria.

Presto la sperimentazione - Federico Cernuschi, l'ideatore del progetto, spiega: "Si tratta di grandi palloni che si gonfiano e sgonfiano come delle fisarmoniche, raggiungendo quasi 4mila metri cubi di volume".

Figli della ricerca aerospaziale, questi dispositivi sono realizzati in un tessuto impermeabile ed elastico montato su un'intelaiatura metallica. Ancorati al fondale a 5-10 chilometri dalla costa, a una profondità di circa 500 metri, possono immagazzinare, sotto forma di aria compressa, l'energia prodotta in maniera discontinua dalle fonti rinnovabili, in modo da liberarla secondo le esigenze del mercato elettrico. In uno scenario di lungo periodo potrebbe prendere forma anche un'ipotesi di particolare interesse, cioè quella di associare i palloni agli impianti eolici off-shore. Cernuschi precisa: "L'idea, però, non sembra di facile applicazione perché le piattaforme con le pale eoliche vengono di solito installate dove la profondità del mare e la pressione esercitata dall'acqua non sono adatte ai palloni per l'accumulo".

Per chiarire tutti i problemi tecnici che possono sorgere dall'installazione e dalla gestione di questi serbatoi sottomarini, gli esperti Rse stanno valutando la possibilità di avviare una sperimentazione con un piccolo prototipo del pallone.