Un poliziotto ha ucciso la moglie con un colpo di pistola e quindi si è suicidato con la stessa arma. L'omicidio-suicidio si è consumato a Cadoneghe, nel Padovano, ed è stato scoperto dai colleghi dell'agente che, non vedendolo arrivare al lavoro, sono andati a cercarlo a casa. Il motivo del gesto sarebbe riconducibile a motivi sentimentali.
Dopo che è scattato l'allarme, sul posto sono arrivati il questore di Padova e il pm di turno Vartan Giacomelli.L'uomo apparteneva al reparto mobile della polizia. Sui problemi tra lui e la moglie, al momento, non è trapelato nulla, mentre sarebbe chiara la dinamica dell'omicidio-suicidio.
Il poliziotto non si è presentato al lavoro e subito alcuni colleghi sono andati a cercarlo a casa. Dopo aver più volte e inutilmente suonato il campanello, hanno deciso di entrare nell'abitazione trovando i due corpi privi di vita. All'opera ora anche la polizia scientifica e un patologo, che stanno cercando di ricostruire con esattezza la vicenda.
I nomi delle vittime - Sono il poliziotto Gabriele Ghersina, 37 anni, in servizio al secondo reparto mobile di Padova, e la moglie Silvana Cassol, 50 anni, ex vigile urbano, le vittime dell'omicidio-suicidio. "E' un avvenimento che ci lascia annichiliti" ha commentato il Questore di Padova, Vincenzo Montemagno.
Ha ucciso entrambi con un colpo solo - L'ipotesi investigativa è che Ghersina abbia sparato alla nuca della donna, mentre questa dormiva, e poi abbia esploso contro di sè un secondo proiettile. Nella stanza da letto, però, è stato rinvenuto finora solo un bossolo. Circostanza che potrebbe anche avvalorare la tesi di un solo colpo esploso dal poliziotto, che prima di far fuoco potrebbe aver messo la nuca appoggiata a quella moglie. Solo l'autopsia tuttavia potrà dare una risposta in tal senso.
Lui temeva di essere lasciato - Meno difficile ipotizzare cosa possa aver scatenato il gesto terribile dell'agente: il matrimonio tra Gabriele e Silvana mostrava già le prime difficoltà. Lui si era confidato con gli amici più vicini, parlando di rapporti tesi con la moglie, ma nulla che lasciasse pensare ad un atto così violento. Silvana Cassol era madre di due ragazzi ventenni, nati da un precedente matrimonio, che vivevano altrove. Tra lei e Gabriele Ghersina c'erano diversi anni d'età di differenza, ma ciò non aveva influito nel loro rapporto. Due anni fa il matrimonio, che però adesso mostrava le prime crepe. Ghersina, è l'ipotesi che si formula, potrebbe non aver sopportato l'idea che l'unione con Silvana finisse.