LEGGE ELETTORALE

Governo: "Correzione Porcellum entro l'estate"

Nuova legge elettorale più vicina: durante il vertice di maggioranza si è raggiunto un accordo per una revisione minimale. Sulle riforme dopo l'ok delle Camere ci sarà un referendum confermativo

© Ansa

Nuova legge elettorale più vicina. Via libera infatti dal vertice tra governo e maggioranza ad una "correzione" del Porcellum entro l'estate in parallelo all'avvio del percorso costituzionale per le riforme. Lo ha riferito il capogruppo di Centro democratico, Pino Pisicchio, al termine della riunione.

Porcellum, accordo su riforma minimale - "C'è un accordo dentro la maggioranza per fare una riforma minimalista che ricostituzionalizzi il porcellum e possa essere utilizzata se, Dio non voglia, si va alle elezioni in tempi brevi, mentre la riforma elettorale più organica avverrà dentro le riforme istituzionali". Così il capogruppo Pdl alla Camera, Renato Brunetta, ha spiegato l'esito del vertice di maggioranza a Palazzo Chigi.

Ma la discussione non è chiusa - Nel merito degli interventi correttivi del Porcellum la discussione è però ancora aperta: il capogruppo Pdl Renato Brunetta ha proposto di fissare la soglia del 40%, sia a Camera sia a Senato, per ottenere il premio di maggioranza ma, chiariscono fonti di governo, sono opinioni e nulla è ancora stato deciso sui correttivi.

Costi della politica, Quagliariello: via i finanziamenti - Sui costi della politica interviene il ministro Gaetano Quagliariello, secondo il quale si impone una "rivisitazione dei costi della politica e in particolare dei suoi meccanismi di finanziamento". Ma, riprende, "la democrazia ha un costo che, per una sua parte incomprimibile, non può essere disconosciuto. Se dunque da un lato deve essere abrogata l'attuale legge sul finanziamento ai partiti, dall'altro è necessario definire nuovi meccanismi che rendano tale costo sostenibile".

"Sì al presidenzialismo" - E ancora, secondo il ministro il "sempre più marcato scollamento tra politica e opinione pubblica" e il contesto europeo "inducono a valutare se non sia preferibile adottare un sistema" con elezione diretta del Presidente della Repubblica e adaguati contrappesi istituzionali".

Entro il 31 luglio ok ddl costituzionale - La road map fissata nel vertice di maggioranza prevede entro il 31 luglio il via libera alla doppia lettura, a Camera e Senato, del ddl costituzionale che fissa il percorso sulle riforme istituzionali e la modifica 'minima' del Porcellum. "Una riunione molto positiva su una materia che viene da una lunga storia di fallimenti ma il governo ha deciso di essere parte attiva", ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini.

Riforme, ci sarà referendum confermativo - Al termine del percorso costituzionale sulle riforme, che prevede temi come la riduzione del numero dei parlamentari e il superamento del bicameralismo, "ci sarà un referendum confermativo a prescindere dal quorum". Lo hanno spiegato i ministri Gaetano Quagliariello e Dario Franceschini.

Letta: "Da successo riforme dipende vita governo" - "Sul successo delle riforme costituzionali si gioca la vita del governo e della legislatura". Sono le parole che il premier Enrico Letta ha rivolto al vertice dei capigruppo di maggioranza con il governo. Il presidente del Consiglio ha poi rivolto un pubblico ringraziamento al capogruppo al Senato del Pdl, Renato Schifani. "Questo - ha detto Letta, secondo fonti di Palazzo Chigi - è l'atteggiamento giusto, va sminato il lavoro del governo".