"Siamo sul filo del rasoio, solo a fine mese potremo essere certi di esser fuori pericolo". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un'intervista al quotidiano Il Messaggero. "L'Italia non può abbandonare gli impegni presi con l'Ue", ha aggiunto il Capo dello Stato, definendo il premier Enrico Letta "serio e misurato". "Puntiamo - continua Napolitano - a portare avanti la barca tra i marosi, a dare fiducia al Paese".
Napolitano giudica "serio e sereno" l'avvio del governo, merito di un premier che "non si lascia intimidire né da polemiche né da incidenti di percorso" che il Capo dello Stato definisce insiti nella coabitazione di "forze politiche che non rinunciano a reagire ciascuna a modo suo".
Il presidente della Repubblica punta il dito verso quelli che "non si rendono conto che siamo sul filo del rasoio con Bruxelles per assicurarci la fuoriuscita dalla procedura di infrazione" per eccesso di deficit che verrà decisa il 29 maggio dalla Commissione. A quel punto, dice Napolitano, il governo potrà permettersi norme per garantire la risalita economica.
Dall'inquilino del Quirinale arriva però un monito: "Serve moderazione nelle aspettative delle misure economiche" che metterà a punto il governo. E nello stesso tempo si dice certo: "Che inizino a farsi sentire gli effetti del decreto che sblocca i pagamenti della Pubblica amministrazione alle imprese".
Poi Napolitano affronta il nodo giustizia: "Ce lo trasciniamo da anni, è sempre stato all'ordine del giorno. Tutti se ne facciano una ragione".