Sei secondi e prontezza di riflessi: tanto è bastato ad Antonio Morisco per salvarsi dalla furia omicida di Mada Kabobo, il killer col piccone che ha seminato il terrore nel quartiere Niguarda di Milano. E' l'alba di sabato. Sono le 5.56 e l'uomo, imbianchino di 53 anni, esce di casa per portare a spasso il cane: una routine che a breve sarà spezzata. Alle 5.59 le telecamere installate all'inizio di via Grivola mostrano l'arrivo di Kabobo. Le immagini sono un'esclusiva de Il Giorno.
Le 6.00 e 57 secondi: il killer vede Morsico e decide che sarà la sua prossima vittima. Il ghanese infatti ha già colpito una prima volta in via Passerini. Sotto le picconate è finito Antonio Niro, che rimane solo tramortito e riesce a trascinarsi a casa. L'orologio della telecamera segna le 6.01 e 3 secondi: Kabobo prova a colpire, ma l'imbianchino con la coda dell'occhio si accorge del piccone e scappa nel portone di casa. Sei secondi: è salvo.
L'assassino è irato: ha fallito, ma non si arrende. Colpisce il portone, tutto inutile. Quindi poggia l'arma su un'auto e impreca. Riprende il piccone in mano e se ne va: si dirigerà verso le altre vittime. Alle 6.15 incontrerà Ermanno Masini in via Adriatico. Alle 6.25 sarà la volta di Alessandro Carolè in piazza Belloveso. Alle 6.30 toccherà a Daniele Carella, in via Monte Rotondo. Moriranno tutti e tre.