BANDITO D'ALTRI TEMPI

E' morto Luciano Lutring, il "solista del mitra"

Personaggio mitico degli anni "romantici" della mala, negli ultimi anni si era dato alla pittura

© Facebook

Luciano Lutring, il cosiddetto "solista del mitra" protagonista della malavita degli anni Settanta, è morto la scorsa notte. La sua scomparsa è stata annunciata da amici e famigliari sul suo profilo Facebook. Divenne celebre perché era solito portare la sua arma in una custodia di violino.

"Con dolore al cuore annuncio che mio padre e venuto a mancare questa notte - ha scritto su Fb la figlia di Lutring, Katiusha -. Ringrazio tutti coloro che gli sono stati vicini sempre e lo hanno stimato".

Lutring, 76 anni, viveva ad Arona (Novara), ed è morto intorno alle 3 di notte. Dopo il carcere si era riabilitato ed era divenuto scrittore e apprezzato pittore.

Una vita fra il lusso e il carcere, poi la riabilitazione - Luciano Lutring era nato a Milano nel dicembre del 1937, e i genitori volevano fare di lui un violinista. Curiosamente, poi, diverrà famoso per utilizzare la custodia di un violino per nascondere il mitra con cui compirà molte delle sue famigerate rapine, centinaia, soprattutto a banche, negli anni Sessanta e Settanta.

Lutring divenne quasi leggendario come eroe negativo anche per il suo stile di vita di latitante: grandi alberghi, belle ragazze, galanterie e lusso sfrenato. D'altra parte, in quegli anni, riesce a racimolare bottini per miliardi dell'epoca.

L'arresto a Parigi e la grazia - Nel 1965 viene arrestato a Parigi e sconta 12 anni di carcere (la condanna era a 22) in Francia, durante i quali inizia a dipingere e mantiene una corrispondenza con l'allora Presidente della Camera, Sandro Pertini. Infine venne graziato dal Presidente della Repubblica Francese, Georges Pompidou, e poi nuovamente graziato nel 1977 dal Presidente italiano, Giovanni Leone. In un famoso film basato sulla sua autobiografia, "Lo Zingaro", il suo personaggio venne interpretato da Alain Delon.

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