George Clooney deve parte del suo appeal al "sale e pepe". Ma, presto i capelli bianchi potrebbero essere soltanto un ricordo. Si potrà essere mori anche a ottant'anni con una cura che ricolora il capello. Tutto grazie a una cura sperimentata per la vitiligine. La ricerca è stata condotta dalla University of Bradford con l'Institute for Pigmentary Disorders e la EM Arndt University Greifswald e pubblicata su The Faseb Journal.
Trovata la causa - A fare sbiancare le chiome è un eccesso di stress ossidativo, con conseguente accumulo di perossido di idrogeno nel bulbo pilifero dei capelli. In particolare, gli studiosi hanno osservato un gruppo internazionale di 2.411 pazienti affetti da vitiligine di differente livello, patologia che provoca chiazze bianche su pelle, capelli, peli, ciglia e sopracciglia, scoprendo che ad alcune forme della malattia corrisponde una evidente diminuzione delle capacità antiossidanti da parte di alcuni enzimi e quindi il massiccio accumulo di stress ossidativo.
Basta una crema - Ma vi si può porre rimedio, garantiscono gli autori che hanno sperimentato una crema topica a base di un particolare enzima, chiamato PC-KUS (pseudocatalasi modificata) che si attiverebbe sotto i raggi ultravioletti di tipo B per ripigmentare capelli, sopracciglia e pelle privi di melanina.
Karin Schallreuter, della Bradford University, autrice principale dello studio, ha detto: "Dopo anni di tentativi, per la prima volta, abbiamo ottenuto un rimedio che va alla radice del problema dell'ingrigimento dei capelli e che dà buoni risultati anche per la vitiligine, condizione che provoca disagio emotivo e sociale in molte persone".