Immigrati, Kyenge: Ius soli priorità governo
La cittadinanza italiana ai figli degli immigrati nati in Italia rende incandescente il clima tra Pd e Pdl. Gasparri: "Non passerà mai"
La maggioranza che sostiene Letta ha cominciato a litigare anche sulla cittadinanza ai minori stranieri. Un tema sentito nel centrosinistra, ma che il centrodestra vede come il fumo negli occhi. Il ministro dell'Integrazione Kyenge è stata chiara: ''Il governo ha delle priorità. Tra queste c'è il tema del diritto di cittadinanza: riuscire a dare identità a un milione di bambini che ancora oggi attendono di avere la cittadinanza italiana''.
All'inizio delle legislatura il Pd ha presentato alla Camera una proposta di legge che rende piu' semplice diventare italiani per i figli degli immigrati: ottiene la cittadinanza chi nasce in Italia con almeno un genitore residente da cinque anni e il minore che arriva nel paese e conclude almeno un ciclo scolastico (elementari, medie, superiori o formazione professionale). I firmatari sono Bersani, il ministro Kyenge, il capogruppo Roberto Speranza e il responsabile per i 'nuovi italiani' Khalid Chaouki (italo-marocchino).
La presidente della Camera Laura Boldrini, di Sel, e' apertamente a favore: ''In Italia sarebbe veramente auspicabile rivedere la legge sulla cittadinanza - ha detto - e da li' sviluppare una normativa che sia all'altezza delle nuove sfide''.
Dal Pdl pero' c'e' stata subito una levata di scudi. ''Non sono accettabili colpi di mano o scelte demagogiche - ha commentato il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri -. Dico anche ai ministri che il passaggio allo ius soli non e' ipotizzabile. La concessione automatica della cittadinanza a chiunque nasca in Italia sarebbe un errore''.
''Non accettiamo diktat sullo ius soli - rispondono in una nota congiunta un gruppo di senatori e deputati Pd -. La legge sulla cittadinanza a chi nasce nel nostro Paese va approvata. Lo ha rammentato spesso il capo dello Stato ed e' materia che ci avvicina all'Europa''. Per la deputata Pd Rosa Calipari, revisione delle Bossi-Fini e legge di cittadinanza sono ''due nodi cruciali''. E per il deputato Khalid Chaouki ''Gasparri eviti di fare di un principio di civilta', piu' volte richiamato dal presidente Napolitano, una battaglia ideologica sulla pelle dei bambini''.
Il battagliero esponente del Pdl non ha esitato a replicare, inasprendo la polemica: ''Non accetto le intimidazioni di esponenti del Pd che tentano demagogiche speculazioni sulla pelle del prossimo. Lo ius soli non sara' mai legge della Repubblica italiana''. Livia Turco del Pd ha provato a mediare: ''Gasparri deponga il suo elmetto, ascolti le sagge parole di Napolitano e dia il suo contributo per fare una legge saggia ed equilibrata''.
Lunedi' anche Scelta civica presentera' una sua proposta di riforma della legge di cittadinanza, firmata dal deputato Mario Marazziti, portavoce della Comunita' di Sant'Egidio.
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