Omicidio Livorno, il senegalese: "Mi vogliono incastrare"
Il cellulare della vittima 19enne trovato nel suo zaino: "Me lo hanno messo altri"
Ablaye Ndoye, il senegalese fermato per l'omicidio di Ilaria Leone, secondo quanto riferito dagli inquirenti, davanti al pm ha smentito categoricamente tutte le testimonianze, anche quelle fatte dai suoi connazionali, dicendo di essere stato incastrato. L'uomo, che ha tuttavia ammesso di conoscere Ilaria Leone e di aver fumato hashish con lei e con altri ragazzi in alcuni occasioni, non ha potuto negare però che lo zaino in cui è stato trovato il cellulare della ragazza fosse suo, anche se avrebbe ribadito che il telefonino sarebbe stato messo lì dai suoi connazionali per incastrarlo.
Secondo quanto appurato però dagli investigatori, la mattina seguente l'omicidio, Ndoye era già in possesso del telefono di Ilaria. Inoltre, dall'esame dei tabulati il cellulare di Ndoye la stessa sera dell'omicidio avrebbe ricevuto tre chiamate dal telefono di Ilaria e mentre i due cellulari sarebbero stati agganciati dalla stessa cella, sia per la vittima che per l'indagato le chiamate si interromperebbero dalle 22. Quanto alla serata di giovedì, Ablaye Ndoye ha raccontato di aver dormito sulla spiaggia dopo essere stato a cena in un ristorante della zona, dove però nessuno lo ha visto.
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