Giuseppe Giangrande, il brigadiere ferito domenica scorsa davanti a Palazzo Chigi e ricoverato all'Umberto I di Roma, muove leggermente la testa, le spalle e ci sono piccoli segnali di mobilità alle braccia. E' quanto ha riferito un parente. A quanto si è appreso, Giangrande potrebbe essere trasferito la prossima settimana a Imola per la riabilitazione.
In questi giorni, durante i quali Giuseppe Giangrande sta lottando per poter vivere una vita 'normale', non si ferma l'affetto di migliaia di persone nei confronti del brigadiere. "Giuseppe uno di noi": questa la scritta che campeggia sullo striscione esposto sulla terrazza dell'ingresso del policlinico Umberto I, a Roma, dove da domenica scorsa è ricoverato il militare colpito dai colpi di pistola esplosi da Luigi Preite davanti a Palazzo Chigi. Ideatori dell'iniziativa sono due carabinieri in congedo, fondatori del gruppo Facebook in onore di Giangrande.
''La nostra vuole essere la risposta a chi inneggia ad un gesto folle come quello di domenica - dicono il pisano Alberto Bertolini ed il romano Gabriele Nicoletti -. Vogliamo dimostrare che c'è un'Italia buona, bella, che è sempre al fianco di eroi come Giuseppe''. Loro Giangrande non lo hanno mai conosciuto, ma da ''uomini di Stato, seppur in congedo'' non ci stanno alle pagine inneggianti a Preiti comparse sui social network. ''La vera Italia è questa - sottolineano -, dove esistono ancora i valori veri''. I due colleghi di Giangrande hanno lasciato il Policlinico lanciando un messaggio di solidarietà alla famiglia, ma soprattutto alla figlia del brigadiere: "Forza Martina".