"Certo che sono fiducioso sia sull'abolizione che sulla restituzione. Non sosterremmo un governo che non attua queste misure nè lo sosterremmo dall'esterno. Abbiamo preso un impegno con gli elettori e vogliamo mantenerlo". Così Silvio Berlusconi, arrivando in Senato a proposito dell'Imu.
Brunetta: "Onorare i patti" - La posizione di Berlusconi è confermata dal presidente dei deputati del Pdl, Renato Brunetta. "Capiamo i problemi del Pd all'indomani del voto di fiducia al governo Letta, un governo, cioè, presieduto da un rappresentante di quel partito, ma ricordiamo che i patti devono essere onorati. E gli accordi presi in tema di Imu fanno esplicito riferimento all'eliminazione totale dell'Imu sulla prima casa e sui terreni e fabbricati funzionali alle attività agricole a partire dal 2013 e alla restituzione degli importi versati a tal titolo dalle famiglie italiane nel 2012".
"Su questo, nessun passo indietro" - Brunetta è chiaro: "Su questo punto non si torna indietro. Si mettano l'anima in pace i vari Franceschini, i vari Delrio e chi altri vorrà dire la sua sull'Imu. Se sentono il bisogno di esternare, facendo marcia indietro, cerchino altri spunti. Sull'Imu non si tratta. Per noi valgono soltanto le parole del presidente Letta, pronunciate ieri alla Camera e ribadite oggi al Senato".
Camusso: "Dai sindacati no all'abolizione tout court" - A Cgil, Cisl e Uil "non va bene l'idea che si abolisca tout court l'Imu sulla prima casa, così vengono sottratte risorse a politiche più necessarie. Bisogna scegliere e dire che si difendono le persone con una sola casa, non chi ha 20 ville e 37 appartamenti, e con valore basso". Lo ha detto Susanna Camusso sulla posizione unitaria con Cisl e Uil.
Alfano: "Poco da chiarire, a giugno non si paga" - "Sull'Imu non c'è mai stato alcun dubbio da chiarire. C'è un fatto oggettivo: a giugno i cittadini non pagheranno". Lo dice il vicepremier Angelino Alfano che, lasciando il Senato, aggiunge di non temere "affatto" che questo si possa tradurre in un rialzo a fine anno.
Berlusconi: "Ridiscutere impegni presi con l'Ue" - Berlusconi poi ha parlato anche di Europa. "Dobbiamo andare a Bruxelles a trattare - ha spiegato - perché con la crisi recessiva che deriva anche dalle misure imposte dall'Ue dobbiamo ridiscutere gli impegni assunti". E sull'ipotesi che lo vuole alla guida della Convenzione per le riforme, dice: "Ma certo, mi vedo bene: sono il più bravo in tutto".
Schifani: "Programma Letta merita fiducia" - "Il programma del governo merita la nostra fiducia perché in un momento in cui sembrava prevalere l'umore peggiore della piazza ha saputo affermare il primato della politica e della responsabilità, parlo dell'alta politica che ha spinti Napolitano al secondo mandato e Silvio Berlusconi a pensare solo al bene del Paese". Lo ha afferma il capogruppo del Pdl al Senato Renato Schifani.
Crimi (M5S): "Niente fiducia" - "L'attendevamo sui fatti e ha mostrato la rigidità di un sistema politico ibernato. Lei ci ha invitato a scongelarci, ma l'invito a scongelarsi lo rivolgiamo noi a lei". Così Vito Crimi (M5S) nelle dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo Letta. Tra i ministri ci sono "tanti nostromi di governi naufragati". Il governo "sarà ostaggio di veti e mercanteggiamenti dei partiti. Il M5S non darà la fiducia, ma si confronterà sui contenuti. Saremo sempre responsabili".
Delrio: "No alla restituzione dell'Imu del 2012" - "Di restituzione dell'Imu del 2012 nel programma non si è parlato". Lo ha detto il ministro degli Affari regionali, Graziano Delrio. "In questo momento non c'è stata posta la restituzione dell'Imu come obiettivo".