POCA FIDUCIA

Moody's taglia le stime di crescita dell'Italia

Il rating resta confermato a "Baa2", ma secondo l'agenzia americana il Pil nel 2013 calerà ancora dell'1,8%. La ripresa si avrà solo nel 2014 con un +0,2%

© Ap/Lapresse

Pur confermando il rating "Baa2" per l'Italia, con outlook negativo, Moody's rivede al ribasso le stime di crescita per il Belpaese. Nel 2013, stando alle previsioni dell'agenzia di rating, il Pil si contrarrà dell'1,8% a fronte dell'1,0% stimato precedentemente. L'economia italiana, per Moody's, tornerà a crescere solo nel 2014, quando segnerà un +0,2%.

Secondo le analisi dell'agenzia di rating americana, il sistema bancario italiano è debole, e il credito, soprattutto per le piccole e medie imprese che sono il "motore di crescita dell'Italia", resta "limitato e costoso": per questo l'economia stenta a riprendere. Per Moody's, inoltre, "nonostante gli sforzi per la formazione di un nuovo governo, senza un consenso fermo e un chiaro mandato le prospettive per ulteriori riforme economiche appaiono deboli", e il rischio è quello di una crescita limitata. L'Italia, insomma, resta "suscettibile a una perdita di fiducia degli investitori a causa dello stallo politico e del rischio contagio dagli altri Paesi periferici".