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Grillo: con Napolitano la Repubblica è morta

"Al comando i responsabili della distruzione: Per dignità dovrebbero andarsene. Chi sbaglia - scrive sul suo blog - paga"

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Con la rielezione di Giorgio Napolitano, "la Repubblica, quella che si dice democratica e fondata sul lavoro, ieri è morta" e "ti viene lo sconforto". Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog in un post intitolato "Blue Sunday". "Coloro che oggi sono designati al comando della Nazione - prosegue il leader 5 Stelle - sono i responsabili della sua distruzione. Per dignità dovrebbero andarsene. Chi sbaglia paga. E chi persevera paga doppiamente".

Il pianto di Franco Baresi dopo la sconfitta ai rigori di Italia-Brasile nel 1994 ed ""Emozioni" di Lucio Battisti sono i riferimenti che Beppe Grillo nel post usa per descrivere il suo stato d'animo dopo la rielezione di Napolitano.

Il piano b - "Uno tra Amato, D'Alema o Marini avrebbe dovuto essere l'eletto. Rodotà ha rovinato i giochi. Ed ecco il piano B - scrive Grillo - con il rientro di Napolitano che fino al giorno prima aveva strenuamente affermato che non si sarebbe ricandidato. E di notte, in poche ore (minuti?) si è deciso (ratificato?) il presidente della Repubblica e la squadra di governo. Chiamala, se vuoi, democrazia".

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