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Insulti a un poliziotto: arrestata la Witherspoon

L'attrice ha tentato di opporsi al fermo del marito, accusato di aver guidato in stato di ebbrezza

Reuters

Reese Witherspoon, l'attrice Usa vincitrice anche di un Oscar, è stata arrestata in Georgia, Usa, per aver tentato di impedire il fermo del marito, accusato di aver guidato in stato di ebbrezza. La vicenda risale a venerdì scorso, ma la notizia è circolata solo oggi. "Andrai a finire in prima pagina", avrebbe detto l'attrice all'agente che la ammanettava.

"Non credo tu sia un vero poliziotto", ha detto la Witherspoon, prima del 'classico' "Lei non sa chi sono io". Il risultato è stato che tanto lei che il marito sono stati arrestati.

Quello di Reese è solo l'ultimo in ordine di tempo di una lunga serie di arresti che hanno visto coinvolti celebrità tanto dello spettacolo che dello sport che, per una volta, hanno dovuto così sottoporsi a uno scatto fotografico senza luci giuste e trucco ma per essere inseriti nei registri delle forze dell'ordine.

Le motivazioni sono le più svariate. Si passa dagli arresti per motivi politici, come quelli di Jane Fonda negli anni '60, a violenze domestiche. Tra le più gettonate c'è la guida in stato di ebbrezza (da Lindsay Lohan a Paris Hilton), mentre quelle che accendono di più la fantasia degli amanti del gossip sono quelli per atti osceni in luogo pubblico. Se di George Michael arrestato per aver fatto "proposte esplicite" a un poliziotto in borghese in un bagno pubblico di Beverly Hills non esistono scatti, la foto segnaletica di Hugh Grant dopo essere stato sorpreso in auto con la prostituta Divine Brown ha fatto il giro del mondo.


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