In attesa di conoscere chi sarà il successore di Giorgio Napolitano, Tgcom24 ha letto il bilancio di previsione pubblicato dal Quirinale per il 2013. Per l'anno in corso la spesa complessiva attesa è di 243,6 milioni di euro. Tali uscite verranno per la maggior parte coperte dallo Stato con un appannaggio di 228,5 milioni. La differenza di 15 milioni, invece, sarà pagata con entrate del Colle e con le eccedenze delle gestioni precedenti.
Residenze e trasferte - Le bollette arrivano anche nelle tre residenze presidenziali: Quirinale, tenuta di Castelporziano e Villa Rosebery. Per questi tre palazzi, le utenze di acqua, gas, luce, canoni tv costano in tutto 3 milioni di euro; la telefonia 250mila euro; i "francobolli" e le spese postali in genere 160mila euro. Le manutenzioni ordinarie ammontano a 5,3 milioni di euro, mentre i servizi di pulizia e igiene 1,3 milioni. La gestione di flora e fauna a Castelporziano vale 20mila euro a cui vanno sommati i 300mila della valorizzazione e tutela ambientale.
Arredi - Per i beni immobiliari e durevoli sono stati messi in conto 5,4 milioni di euro che vanno a coprire investimenti diversi: gli interventi strutturali sugli immobili e gli impianti ( 2,6 milioni), l'acquisto e la manutenzione di arredi (500mila euro), mezzi di trasporto (171mila euro), hardware (1,2 milioni), software (mezzo miliardo).
Lavoratori - I 1720 dipendenti del Colle costano 211 milioni di euro (tra personale di ruolo e personale in quiescenza). Per gli assunti vengono spesi anche ulteriori 260mila euro sotto la voce "Reclutamento e formazione".
Beneficienza e regali - Le relazioni esterne e il cerimonale fanno sborsare all'inquilino del Colle 1 milardo di euro. Di questa somma complessiva, 167mila euro vanno via in doni, onorificienze e commemorazioni. I beni alimentari assorbono 423mila euro, mentre i viaggi del Capo dello Stato costano 280mila euro. Gli eventi culturali e artistici valgono 81mila euro, mentre la manutenzione dei beni artistici 210mila euro. Nel bilancio del Quirinale compare anche la voce "Contributi e interventi sociali": la beneficienza vera e propria incide per mezzo miliardo, il sostegno ad attività culturali e sportive esterne per 403mila euro, le attività organizzate all'interno del Colle ne valgono 100mila.
Toner e altre forniture - Le forniture di "beni e materiali di consumo" incidono in tutto per 1,4 milioni che comprendono voci curiose: 470mila euro per la biancheria e gli abiti da lavoro, 255mila euro di cancelleria, 105mila euro in detersivi e altri materiali di pulizia, 19mila euro in materiale sanitario come la carta igienica, 200mila euro in benzina e olio per le auto che costano altri 660mila euro.
Eventi e comunicazione - 140mila gli euro a copertura delle varie iniziative di comunicazione finanziate dal Colle. 220mila gli euro per studi e richerche, 561mila gli euro per agenzie, abbonamenti a giornali e banche dati. Quasi un miliardo l'investimento per il "patrimonio artistico, bibliotecario e archivistico".
Cosa succede all'estero - Il Quirinale costa cinque volte più di Buckingham Palace (42 milioni di euro) e quasi il doppio della Casa Bianca (136 milioni di euro). Anche Parigi e Berlino sono più parsimoniosi rispetto a noi italiani quando di parla di appannaggi presidenziali: l'Eliseo spende 103 milioni l'anno mentre la Cancelleria tedesca "soltanto" 28 milioni. Nella nota che accompagna il bilancio, il Colle precisa che la dotazione di 228 milioni di euro è rimasta invariata dal 2010 ed è in calo di 3,2 milioni di euro rispetto al 2009; e che la spesa prevista per il 2013 (243,6 milioni) è in calo di quasi due milioni di euro rispetto al bilancio 2012.