Anna Finocchiaro replica a Matteo Renzi che aveva bocciato la sua candidatura al Colle definendola "poco adatta per un messaggio anticasta" dopo le foto della spesa all'Ikea con la scorta. "Trovo - ha detto la Finocchiaro - che l'attacco sia davvero miserabile, per i toni e per i contenuti. E trovo inaccettabile e ignobile che venga da un esponente del mio stesso partito". Replica il sindaco di Firenze: "C'è amarezza, io mi impegno per il Pd".
"Non mi sono mai candidata a nulla. Conosco bene i miei limiti e non ho mai avuto difficoltà ad ammetterli. Ho sempre servito le istituzioni in cui ho lavorato con dignità e onore - ha spiegato - , e con tutto l'impegno di cui ero capace, e non metterei mai in difficoltà né il mio Paese, né il mio partito".
La Finocchiaro ha poi ribadito: "Sono dell'opinione che chi si comporta in questo modo potrà anche vincere le elezioni, ma non ha le qualità umane indispensabili per essere un vero dirigente politico e un uomo di Stato".
Fioroni a Tgcom24 Renzi colleghi la lingua al cervello - "Quando all’interno dello stesso partito non si riesce ad avere il rispetto dell’altro nella diversità di vedute con l’aggressione così pensate subita da Finocchiaro e Marini si commette un errore politico che fa male al Paese. Aggredirli con la voglia di umiliarli non è dignitoso e lesivo del rispetto degli altri. Bisognerebbe collegare la lingua al cervello senza perdere il rispetto dell’altro prima di sferrare un colpo; questo è un episodio brutto accaduto per smania di discesa in campo che auguro a Renzi di non ripetere”.
E’ quanto affermato in diretta a Tgcom24 da Beppe Fioroni (Pd) dopo l’attacco di Matteo Renzi ad Anna Finocchiaro e Franco Marini. Sulla scelta condivisa per il Quirinale ha aggiunto: “Serve un Capo dello Stato condiviso, un Presidente eletto con qualche voto sarebbe troppo debole rispetto a quello di cui abbiamo bisogno. Serve un rappresentante dell’unità degli italiani. Far saltare questo perché si vuole andare a votare è un errore politico. Renzi ha difeso Berlusconi dall’attacco della sinistra estrema, non vedo perché non debba applicare la stessa regola su di sé parlando della Finocchiaro e di Marini”.
Anche Marini contro Renzi - Toni duri anche da parte di Franco Marini, che spiega di "non poter lasciar passare in silenzio parole tanto gravi e offensive. Premetto che io non mi sono candidato a nulla. Nella mia lunga vita sindacale e politica non ho mai utilizzato l'appartenenza religiosa per chiedere o ottenere incarichi di qualunque natura". L'ex sindacalista e presidente del Senato spiega poi come "ho ricevuto critiche e contestazioni come tutti, è normale e logico che sia così: sono le regole del gioco democratico. Renzi però usa un altro registro".