Colle, Vendola: intollerabile escludere Prodi
"Si segua il metodo Boldrini anche per la scelta del nuovo Capo dello Stato"
Nichi Vendola, pur senza voler fare il suo avvocato difensore, trova "intollerabile immaginare una esclusione di Prodi" dai nomi in corsa per il Colle. Per il leader di Sel, poi, nell'elezione del prossimo Capo dello Stato "va bene ricercare il massimo punto di convergenza tra le forze politiche, ma se qualcuno pensa che quelle del Quirinale siano prove per il trasformismo di chi vuole annegare ogni differenza tra destra e sinistra, si sbaglia".
Vendola ha invocato il "metodo Boldrini" anche per il Quirinale. "L'elezione di Laura Boldrini - ha spiegato - è figlia di una reazione alla nostra sconfitta elettorale quando ho detto rompiamo un tabù: cerchiamo il contatto con i Cinquestelle dove ci sono energie fresche invece che nell'equilibrio dell'inciucio dove c'è puzza di vecchia politica. E incamminarsi su quella strada ha portato al successo dell'elezione di Pietro Grasso al Senato".
"Serve un custode della pace e del lavoro" - Nell'elezione del prossimo presidente della Repubblica conterà molto anche "l'identikit del custode" che si avvia ad essere "il garante della Costituzione", ha sottolineato il leader di Sel. Specie in questo momento dove torna il rischio di "una guerra nucleare", serve una figura in grado di "far tornare in campo la vocazione pacifista del nostro Paese sancita dall'art. 11 della Costituzione". Altra caratteristica del nuovo inquilino del 'Colle' - ha proseguito Vendola - deve essere quella di "ridare dignità al tema del lavoro togliendolo dalla condizione di vassallaggio nel quale è precipitato in questi anni".
SU TGCOM24