Scomparsa il 27 febbraio

Padova, il cadavere trovato nel fiume Bacchiglione non è di Marianna Cendron

La giovane del Trevigiano è scomparsa il 27 febbraioAdesso si cerca la 18enne in Francia

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Un corpo ripescato in un fiume del Padovano e un mistero che resta ancora aperto. Per 24 ore si è creduto che il cadavere trovato nel Bacchiglione a Cervarese Santa Croce, in provincia di Padova, potesse essere quello di Marianna Cendron. La ragazza era scomparsa il 27 febbraio e, da allora, genitori, amici e fidanzato la stanno cercando. Era stata adottata dalla Bulgaria, ha amici in Francia. Il cellulare era stato subito staccato e i genitori avevano fatto un appello. Della ragazza, però, nessuna notizia. Il fidanzato aveva raccontato: "Dovevamo vederci, quella sera, ma non è mai arrivata".

L'esame autoptico sul corpo è stato eseguito ieri all'istituto di Medicina legale di Padova e ha fornito diverse informazioni utili all'identificazione del corpo: si tratta di una donna di circa vent'anni che non avrebbe subito alcuna violenza. I risultati completi, però, saranno comunicati alla procura della Repubblica soltanto nelle prossime ore. Dagli inquirenti per ora confermano solo che i resti ripescati dai vigili del fuoco sarebbero stati in acqua per settimane, forse addirittura sei. Un tempo che era sembrato compatibile con la scomparsa della 18enne avvenuta il penultimo giorno di febbraio.

Secondo una prima ricostruizione la ragazza priva di vita, sarebbe stata trascinata dalla corrente per chilometri e potrebbe essere finita nel Bacchiglione molto più a monte, addirittura in provincia di Vicenza.

Addosso al corpo i soccorritori hanno rinvenuto un braccialetto-orologio in gomma colorata e un paio di stivali "Camperos".

Accantonata quindi,  l'ipotesi più tragica, si continua a cercare Marianna Cendron in Francia. La 18enne sarebbe scappata lì con l'aiuto di un complice. E' questa la principale pista investigativa seguita dal pm Massimo De Bortoli e dai carabinieri.