TENTATIVO DI VIOLENZA

Ucciso a Udine, si costituiscono due 15enni

L'uomo era un amico di famiglia delle due ragazze che hanno confessato: "L'abbiamo strangolato perché ha tentato di violentarci". Il corpo del 61enne è stato trovato in un campo

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Due 15enni si sono costituite nella notte ai carabinieri di Pordenone per la morte di Mirko Sacher, il 61enne trovato domenica in un campo alla periferia di Udine. "L'abbiamo strangolato", hanno detto le due giovani spiegando di aver reagito così a un tentativo di violenza sessuale da parte dell'amico di famiglia. Le ragazze si sarebbero allontanate poi a bordo dell'automobile dell'uomo, che avrebbero abbandonata per andare a costituirsi.

Le due ragazzine sono state ascoltate in questura a Udine dal magistrato di turno della Procura presso il tribunale dei minorenni di Trieste. Gli accertamenti sono svolti dalla squadra mobile della questura friulana.

Lui era un amico di famiglia - Secondo il loro racconto, le due giovani avevano contattato l'uomo, un amico di famiglia, ex dipendente delle Ferrovie dello Stato, per chiedergli un passaggio per andare in centro città; a un certo momento però ci sarebbe stato il tentativo di violenza da cui la loro reazione culminata con l'omicidio. Poi, le due ragazze, spaventate, si sarebbero allontanate a bordo dell'auto della vittima, una Fiat Punto bianca, guidando in autostrada fino a una stazione di servizio nei pressi di Padova, dove si sarebbero fatte venire a prendere da alcuni amici di Pordenone. Gli inquirenti stanno cercando di capire dalla telecamere dell'autostrada se al volante ci fosse una delle due o, se per caso, non fossero assieme ad altre persone maggiorenni.

Pm non esclude coinvolgimento maggiorenni - Il procuratore Capo di Udine, Antonio Biancardi, ha annunciato che sulla morte di Mirco Sacher verrà aperto un fascicolo a carico di ignoti e non ha escluso la presenza di altre persone. "Bisogna valutare ancora tutti gli elementi della vicenda. Nulla esclude che vi siano coinvolgimenti di maggiorenni, quindi prima di spogliarci degli atti faremo ulteriori accertamenti". Biancardi ha aggiunto: "Non credo nella morte naturale, ma di fronte a un'aggressione puo' essere che abbia accusato un malore", ha aggiunto il magistrato, spiegando che le ragazze, nelle loro spontanee dichiarazioni, hanno parlato di "legittima difesa".

Le testimonianze - Domenica un testimone aveva riferito alla polizia di aver visto tre persone - un uomo e due donne - nello stesso campo dove, più tardi, ha trovato egli stesso il cadavere riverso a terra, aveva i pantaloni abbassati. Secondo quanto si è appreso, il testimone intorno alle 14:30 era passato nella zona notando i tre che stazionavano nel campo, vicino a un'auto di piccola cilindrata. Un altro testimone ha dichiarato di aver notato l'auto e le tre persone nel campo ma circa un quarto d'ora dopo il primo. Le due testimonianze collocherebbero la morte di Sacher tra le 14:45 e le 15:30.

Il corpo scoperto da un cane - L'uomo si era poi allontanato per ritornare, insieme con il suo cane, nello stesso posto, circa un'ora più tardi. Ha detto che proprio il cane gli ha indicato la presenza di qualcosa di strano, lui si è avvicinato e ha notato il corpo. Probabilmente, si tratta della stessa persona che aveva notato in precedenza. Sul posto non c'erano invece più le due ragazze né l'auto. La vittima non aveva addosso né soldi né documenti. La polizia ha reso noto che sul suo corpo non ci sono tracce di violenza.

Le ragazze confessano: "Lo abbiamo ucciso insieme" - "Lo abbiamo ucciso insieme, contemporaneamente". E' questa l'ammissione che le due ragazzine hanno fatto davanti ai carabinieri della compagnia di Pordenone. Tra le due, secondo quanto si è appreso, nelle dichiarazioni rese spontaneamente, non c'è stato alcun rimpallo di responsabilità e hanno confermato di aver agito insieme.

I dubbi degli investigatori - I carabinieri, che hanno proceduto al fermo dlele due ragazzine, stanno intanto verificando i passaggi della ricostruzione. I militari devono infatti chiarire il motivo per cui le ragazze si sono allontanate da Udine senza chiedere lì i soccorsi e denunciando l'aggressione. Le due hanno anche dichiarato ai carabinieri che non era la prima volta che la vittima offriva loro passaggi in auto, specificando che prima di ieri non hanno mai temuto per la loro incolumità.

Segni di colluttazione su una delle ragazze - Una delle due ragazze avrebbe su un seno segni compatibili con una colluttazione. Lo si è appreso da fonti investigative. Le due giovani sono state portate al Burlo di Trieste per essere visitate. L'esito degli accertamenti non è ancora noto. I segni potrebbero confermare il racconto fornito dalle due minorenni che hanno giustificato l'omicidio come una legittima difesa a un tentativo di violenza sessuale da parte del pensionato.

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