Messico, i narcos uccidono uno dei poliziotti che arrestarono il figlio di El Chapo: auto crivellata con 150 colpi
L'esecuzione è stata ripresa dalle telecamere a circuito chiuso di un centro commerciale a Culiacan, nello Stato di Sinaloa
Una vera e propria esecuzione quella ripresa dalle telecamere a circuito chiuso di un centro commerciale a Culiacan, nello Stato di Sinaloa. Centocinquanta colpi di arma da fuoco hanno crivellato la Nissan bianca su cui viaggiava uno dei poliziotti che hanno partecipato il 18 ottobre all'arresto di Ovidio Guzman Lopez, figlio del noto narcotrafficante El Chapo. Un arresto durato poco tempo a causa della rivolta scatenata dai narcos ancora fedeli a El Chapo, che è detenuto negli Stati Uniti. A distanza di poche settimane, ora, arriva la vendetta: Eduardo N., agente 32enne della Guardia nazionale è morto, senza scampo.
Come si vede nelle immagini pubblicate su Twitter, i due sicari si sono affiancati con la loro auto alla macchina appena parcheggiata dall'agente, sono scesi dal mezzo e in 30 secondi hanno crivellato la vettura uccidendo il 32enne.
Il 18 ottobre, dopo una sparatoria, una trentina di agenti ha fatto irruzione nella casa dove era nascosto il figlio del Chapo, arrestandolo. Subito dopo il fermo i narcos hanno scatenato una guerriglia mettendo a ferro e fuoco Culiacan. Per far tornare la calma le autorità sono state costrette a rilasciare Ovidio Guzman Lopez.
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