Con i se e i ma non si fa la storia. Forse nemmeno il governo Bersani. Ma in attesa di sapere l'esito del pre-incarico al leader circolano i primi nomi dei ministri che potrebbero essere graditi anche fuori dal centro-sinistra. Stando alle prime indiscrezioni, si parla di Anna Maria Cancellieri confermata agli Interni, Bombassei allo Sviluppo, Padoan o Saccomanni all'Economia e la giornalista Gabanelli con un ruolo da definire. E il "Corriere" azzarda anche Mario Monti agli Esteri.
Se prima delle elezioni Bersani aveva in mente di portare a Palazzo Chigi un "mix di giovani ed esperienza" ora, dopo l'incontro con Napolitano e l'esigenza di garantirsi una maggioranza certa al Senato, il segretario deve cambiare i suoi piani. E così nel gioco del toto-nomi salgono le quotazioni degli "esterni": esponenti illustri della società civile.
La squadra prenderà la forma di quello che nel Pd chiamano il "governo civico". Oltre ai nomi già citati potrebbero farne parte l'imprenditore Oscar Farinetti, inventore di Eataly, l'ex direttore di Confindustria Giampaolo Galli e il giurista Stefano Rodotà. A contendersi il ministero degli Esteri potrebbero invece esserci il direttore di Bankitalia Fabrizio Saccomanni e il patron di Brembo Alberto Bombassei.
Tra i nomi che circolano sui quotidiani c'è anche quello di Valerio Onida, presidente emerito della Corte costituzionale, a lui Bersani vorrebbe affidare la Giustizia. Nella stessa ricostruzione, del Corriere della Sera, si parla anche della Cancellieri, riconfermata agli Interni e del premier uscente Mario Monti agli Esteri.
Ci sono altri nomi cari ai centristi che a largo del Nazzareno stanno valutando. Tra questi, per la Cultura, i montiani avrebbero infatti avanzato la candidatura di Ilaria Borletti Buitoni, ex presidente del Fai. Si parla delle Pari opportunità per la filosofa Michela Marzano e dell'Istruzione per la democratica Maria Chiara Carrozza, ex direttore della Scuola di Sant'Anna di Pisa.
In parallelo perdono quota le giovani leve democratiche come Alessia Mosca, Paola De Micheli, Francesco Boccia, MIguel Gotor, Andrea Orlando che potrebbero tornare in corsa per posti da viceministro o sottosegretario.