"Suggestionabile, fragile, vulnerabile". La Corte d’appello di Roma respinge il ricorso presentato da Gina Lollobriogida contro l'istituzione di un tutore stabilita in precedenza dallo stesso Tribunale. Anche se "lucida e autorevole sul lavoro", nella vita privata sarebbe bisognosa di un amministratore di sostegno.
A 91 anni, dunque, la "bersagliera" perde la sua battaglia. Secondo il Tribunale, infatti, "offre a sé stessa e agli altri l'illusione di avere il pieno dominio della sua vita e dei suoi affari, mentre la comprensione della realtà che la circonda risulta sommaria e i suoi giudizi attuali sono superficiali".
E anche e soprattutto per quanto riguarda il suo patrimonio immobiliare: "La diva ignora quale sia e le società che se ne occupano, ha fornito risposte non esaurienti, talvolta confuse, non ricordando alcun dato relativo ai ricavi, ai costi e al rendimento effettivo di dette società".
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