TRA DUE FUOCHI

Grillo: "M5S non cada nelle trappole"

Berlusconi: "La sinistra ha già due Camere. Tra i grillini molti no Tav e centri sociali". Napolitano a Joe Biden: "In Vaticano più veloci dei politici". Il Pdl indica Brunetta capogruppo

© Ansa

"Il M5S non deve cadere in queste trappole. Il problema non è Grasso". Così Beppe Grillo sul suo blog, dove ricorda: "In gioco non c'è Grasso, ma il rispetto delle regole del M5S. Non si può disattendere un contratto. Chi lo ha firmato deve mantenere la parola. Era impossibile scegliere tra Schifani e Grasso". Parole di fuoco da Berlusconi che mette le mani avanti sul fronte Quirinale: se va alla sinistra, sarà battaglia a tutto campo.

Per il leader del Movimento ''i giochi erano già fatti per mettere in difficoltà il Movimento 5 Stelle. Qualcuno, anche in buona fede, ci è cascato''. E quindi avverte: ''lo schema si ripeterà in futuro. Berlusconi proporrà persone irricevibili, il pdmenoelle delle foglie di fico. Il M5S non deve cadere in queste trappole''.

Berlusconi: sinistra ha già due Camere - La sinistra ha già due Camere con due nomi che ci preoccupano. Lo ha detto Silvio Berlusconi nel corso del suo intervento alla riunione del Pdl alla Camera convocata per decidere il nuovo capogruppo. Per il Cavaliere la presidenza di Montecitorio sarebbe andata alla sinistra estrema. I grillini hanno applaudito a ogni passaggio durante il discorso della neo presidente della Camera e questo dimostra che nel M5S ci sono attivisti dei centri sociali e no Tav, oltre che giovani ben radicati a sinistra.

La senatrice M5S Elena Fattori: "Ho votato Grasso, per dire no a Schifani" - La senatrice del movimento 5 stelle, seguendo le indicazioni del capogruppo Vito Crimi, ha scritto su Facebook le ragioni del suo voto. "Seguo le direttive del nostro portavoce al Senato - ha scritto - di dichiarare pubblicamente su Fb il proprio voto alla presidenza del Senato". E poi : "Io ho votato Grasso, in quei concitati istanti, convinta di adeguarmi alle indicazioni dell'assemblea e della mia coscienza. E' stata un'assemblea purtroppo conclusasi in fretta e senza il tempo di raccogliere le idee e di ricapitolare le decisioni, e dalla quale l'unica cosa emersa all'unanimità è stato il no a Schifani". Gli errori non sono dovuti "a una mancata coerenza, ma piuttosto a una questione organizzativa, che è ancora imperfetta". Ciò non vuole dire, ha proseguito, "né da parte mia né del gruppo un'apertura ad alcuna forza politica". "Ho agito nella piena convinzione di coerenza con il gruppo, e cercando di indagare in rete prima del voto, l'opinione de cittadini, per quello che si poteva fare in quei pochi conciati minuti. A voi un eventuale giudizio ma per favore senza insulti...".

Il Pdl: alla Camera indicato Brunetta capogruppo - L'assemblea dei deputati del Pdl ha indicato, su proposta del presidente Silvio Berlusconi, Renato Brunetta come presidente del gruppo parlamentare di Montecitorio. La scelta sarà formalizzata domani pomeriggio, quando tutti i gruppi si riuniranno dalle ore 15 su convocazione del presidente della Camera.