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I rigori dell’inverno

Acquisti Italiani è la rubrica di approfondimento sull’andamento degli acquisti, le tendenze di consumo e il consumatore, curata da Francesco Pallavicino, Responsabile Marketing di CartaSi. Le informazioni sono tratte dalle analisi dell’Osservatorio Acquisti CartaSi, che rileva gli acquisti degli italiani con carta di credito (www.osservatorioacquisti.cartasi.it)

Tgcom24

Siamo nel pieno dell’inverno. Il termine “rigore” non è mai stato così attuale. Con i primi dati ufficiali sul 2012, in gennaio abbiamo infatti toccato con mano, oltre ai gelidi climi stagionali, anche gli effetti sull’economia reale delle politiche “rigoriste” dell’ultimo anno. Se infatti, dal lato finanziario il calo dei differenziali sui titoli di stato e l’incremento delle entrate hanno dato frutti evidenti, il tessuto economico e sociale del Paese ha accusato lo sforzo, in particolare nell’ultimo trimestre. Il fioccare, assieme alle prime nevi stagionali, degli aggiornamenti sui diversi indicatori economici di fine anno, certo non ha scaldato gli spiriti del consumatore italiano.

Né a ciò ha potuto contribuire una campagna elettorale di caratura minore, incentrata sull’indulgere in promesse a breve termine, del tutto incompatibili con la stabilità e la crescita del medio. Il clima di fiducia non poteva che risentirne, evidenziando tutti gli indici al ribasso, personali o nazionali, attuali o prospettici.

Così anche gli acquisti, con un andamento tendenziale di +0,8%, non molto diverso dal mesto trend di dicembre (+0%), che, proprio nel mese dei saldi invernali, lascia così al gelo anche la nostra analisi congiunturale. Rispetto ad un mese fa, l’andamento degli acquisti medi pro capite è addirittura peggiorato (-1,6% contro -0,3%), a fronte di un miglioramento relativo al numero di coloro che hanno effettuato almeno un atto di spesa (+2,5% contro +0,4%). L’allargamento della base degli acquirenti non si realizza però, contrariamente a quanto ci aspetterebbe in gennaio, nei comparti tipici del saldo, al contrario in calo sia in volumi che in teste.

In termini di spesa il nostro “paniere saldi”, pari ad un quarto degli esborsi del mese con carta, ha infatti mostrato una vistosa dèbacle: -10,1% contro il +5,1% delle restanti voci. Il decremento, che si innesta su una diminuzione del gennaio 2011 già pesante (-6,1%), si è mostrato in progressiva moderazione al passare delle settimane, fino al -2,8% del 3 febbraio, ma non è mai stato in terreno positivo. Tornano invece a contribuire positivamente al tenore di spesa, assieme ai Servizi Consumer sempre vivaci (+14,7%), le voci tecnologiche: Informatica (+6,9%) e soprattutto Telecomunicazioni (+15%).

Anche quelle turistiche mostrano qualche segnale, pur contrastato, di maggior dinamismo rispetto a dicembre: se Alberghi e Ristoranti rimangono ancora decisamente in calo (rispettivamente : -4% e -3,6%), Viaggi e Trasporti beneficiano di un +3,8%, finalmente non legato alla ora rientrata inflazione dei carburanti, le cui spese sono oggi in negativo (-3,1%). Crescono invece, denotando forse una destagionalizzazione per così dire “speculativa”, Agenzie di viaggio (+11,7%), Linee aeree (+7%), Trasporti Persone (+14,5%), Noleggi (+8,2%).

In termini sociodemografici, si accentuano ulteriormente, rispetto ad un fenomeno già evidente un anno fa, le divaricazioni, sia del territorio (Nord positivo contro Centro e soprattutto Sud negativo) che del profilo individuale: bene le professioni autonome e dirigenziali, male le altre classi; bene le carte aziendali, male le individuali. Soffrono soprattutto le classi d’età intermedie. La primavera appare davvero ancora lontana.

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