Nell'ufficio di David Rossi, il responsabile dell'area comunicazione di Mps suicidatosi mercoledì sera, gli inquirenti hanno trovato, oltre al biglietto indirizzato alla moglie Antonella, vari fogli accartocciati. L'uomo avrebbe cercato invano di scrivere una lettera proprio alla moglie. Le indagini si starebbero muovendo anche sulla traccia di un'istigazione al suicidio.
I pm titolari dell'inchiesta dell'acquisizione di Antonveneta si sono recati nella sede della banca. Antonino Nastasi, Aldo Natalini e Giuseppe Grosso, secondo quanto si apprende avrebbero fatto un sopralluogo nell'ufficio di Rossi, che dopo il suicidio era stato sequestrato su ordine del pm di turno Nicola Marini.
Disposta l'autopsia sul cadavere - Nel pomeriggio, intanto, è stata fatta l'autopsia. Lo ha confermato il pm Marini che aveva invece detto che ci sarebbe stata solo "un'ispezione esterna". L'esame non verrà eseguito per "rispetto della persona. Non è necessario, le lesioni riscontrate ieri sera erano già evidenti". Dopo il dietrofront, l'incarico è stato affidato al professore Mario Gabbrielli. L'autopsia è durata circa due ore.
Prima del suicidio Rossi ricevette una lunga telefonata - Prima di gettarsi dalla finestra del suo ufficio, David Rossi avrebbe ricevuto una lunga telefonata sul cellulare. Lo si apprende da fonti vicino all'inchiesta che non specificano l'interlocutore. Subito dopo al telefono di Rossi numerose telefonate, tutte senza risposta, da parte della moglie.
Sentito dai pm il presidente Profumo - Il presidente di Mps, Alessandro Profumo, è stato sentito dai pm di Siena. Profumo è stato chiamato dopo il sopralluogo effettuato dagli stessi pm nell'ufficio di Rossi.
La banca chiede silenzio - Di fronte alla tragedia che l'ha colpita Mps "chiede il silenzio come forma di rispetto nei confronti di David Rossi". E' quanto si legge in una nota in cui la banca si stringe alla famiglia e a tutti i colleghi del capo Area comunicazione suicidatosi ieri sera, in quella che è definita la "fase più difficile della storia" di Mps.
Sequestrato il cellulare di Rossi e file del suo computer - Un cellulare trovato nella stanza di David Rossi sarebbe stato sequestrato dagli inquirenti che già avevano effettuato un primo sopralluogo nell'ufficio del capo comunicazione di Mps dopo il suo suicidio. Gli stessi inquirenti avrebbero sequestrato alcuni file dal suo computer e anche del materiale cartaceo.