Rimpiazzare con pannelli solari l'amianto. Questo l'obiettivo del Comune di Bologna con il progetto che prenderà il via da marzo. La presenza del materiale tossico in Italia è ancora marcata, le bonifiche hanno riguardato finora circa il 20% di quello ancora in opera, nonostante sia vietato da più di vent'anni.
La presenza nel capoluogo emiliano - L'assessore all'Ambiente del Comune di Bologna Patrizia Gabellini ha spiegato all'Adnkronos: "Nella nostra città, la presenza di amianto è quantificata in circa 500mila mq, pari a poco più di 1,3 mq per abitante, concentrato soprattutto in edifici e quartieri industriali, mentre nelle aree più densamente abitate si riscontra un elevato numero di edifici secondari (edifici accessori o garage) di piccole dimensioni con copertura in parte in cemento amianto".
C'è ancora molto da fare - Un dato inferiore rispetto ad altre altre realtà con cui è stato confrontato (Cesena, 5-6 mq per abitante, comuni del torinese circa 3 mq per abitante, Casale Monferrato e dintorni oltre 30 mq per abitante). Bologna parte dai tetti, grazie al primo progetto esecutivo del Paes, il Piano di azione per l'energia sostenibile. Comune, Cna e Un'industria insieme per rimuovere l'amianto e realizzare impianti fotovoltaici migliorando al contempo l'isolamento termico degli edifici.
Smaltimento a carico delle imprese - Gli interventi riguarderanno il patrimonio edilizio privato e potrebbero arrivare, secondo le stime del Paes, all'installazione di 2,2 Mwp di fotovoltaico, corrispondenti a circa 18mila metri quadrati di superficie, per un totale di 13.500.000 euro di investimenti. La filiera degli operatori coinvolti sarà trainata dalle imprese che installano impianti fotovoltaici le quali garantiranno lo smaltimento gratuito dei metri quadri di amianto destinati ad essere sostituiti dall'impianto fotovoltaico, ed eventualmente effettueranno interventi di isolamento termico.
Vantaggi economici per i clienti - Oltre al beneficio economico derivante dal risparmio energetico e dall'energia autoprodotta, i privati che vorranno approfittare del "pacchetto" potranno contare sul fatto che le aziende aderenti al progetto sono garantite qualitativamente dai partner. Gabellini spiega: "Le tariffe per la realizzazione dell'intervento sono le stesse per tutti gli operatori che aderiscono al progetto e sono pubblicate nel sito del Comune. Da parte sua, il Comune garantisce incentivi alle aziende che operano all'interno del progetto come l'esenzione dal pagamento degli oneri di occupazione del suolo pubblico".
Verso una “svolta energetica” - Il progetto rientra appieno tra gli obiettivi del Paes, primo fra tutti quello di far muovere la città verso una “svolta energetica” come strumento di rilancio dell'economia locale. Intanto, il Comune continua a monitorare gli edifici che registrano ancora presenza di amianto e sta predisponendo un vademecum sugli obblighi in carico ai proprietari.