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Jamie Lee Curtis: "Mi sono fatta di cocaina con mio padre Tony Curtis..."

L'attrice, oggi 60enne, si confessa sulle pagine di "Variety" e racconta la sua battaglia contro la dipendenza da droga e alcol

Italy Photo Press

"Mi definisco una drogata" confessa Jamie Lee Curtis, 60 anni, in una lunga e intima intervista sul magazine "Variety". Vent'anni dopo la sua prima richiesta di aiuto per uscire dal tunnel della dipendenza da Vicodin e da droga l'attrice di "Halloween" racconta il suo viaggio verso l'astinenza e il difficile ed ambiguo rapporto con il padre Tony Curtis con cui ammette: "Mi sono fatta di cocaina una volta...".


Nata in una famiglia "famosa" (il padre Tony Curtis ha recitato anche insieme a Marilyn Monroe nel film “ A qualcuno piace caldo" nel 1959, ndr), Jamie Lee Curtis si è fatta strada nell'industria dell'intrattenimento da sola fino a diventare una vera e propria star. Ma il suo è stato un cammino pieno di luci e tante ombre. Prima fra tutte quella della dipendenza da droghe e pillole antidolorifiche. 

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Nella lunga intervista a Variety l'attrice racconta però soprattutto del suo ambiguo e "pericoloso" rapporto col padre: “Sapevo che mio padre aveva un problema perché avevo un problema anche io, abbiamo condiviso le droghe”, ha ammesso la Curtis. C’è stato un periodo di tempo in cui ero l’unica che parlava con lui. Avevo sei fratelli. Ora Ne ho cinque. Mio fratello, Nicholas, è morto di overdose di eroina quando aveva 21 anni”. E poi ha aggiunto: "Ho condiviso la droga con mio padre. Una volta ne abbiamo fatto uso insieme. Ma questa è stata l’unica volta che l’ho fatto, e l’ho fatto con lui..."
Tony Curtis è poi morto nel 2010 a 85 anni, a causa di un arresto cardiaco dopo aver sofferto per anni di una malattia polmonare ostruttiva cronica.

In quanto agli antidolorifici e in particolar modo al Vicodin la Curtis racconta come la dipendenza sia cominciata dopo un piccolo intervento chirurgico nel 1989. Da allora, per dieci lunghi anni l'attrice non potè più fare a meno delle piccole pillole: "Ero in un buon matrimonio stabile, scrivevo libri per bambini che erano bestseller, stavo ottenendo sempre più lavoro, e sempre più fama, attenzione e adulazione ... E man mano che ottenevo buoni risultati la mia dipendenza peggiorava..".

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Poi una sera dopo cena, racconta la Curtis si sorprese a prendere una manciata di Vicodin come se fossero vitamine seguite da un sorso di vino: fu in quel momento che ebbe la consapevolezza che qualcosa doveva cambiare. "Ho chiamato un mio amico che era in un gruppo di recupero.. ero terrorizzata all'idea di essere un personaggio pubblico e di dover entrare in un rehab". Fu quel giorno però che il suo viaggio verso la sobrietà ebbe inizio. 

Sono passati vent'anni e da allora Jamie Lee è sobria, ma non si considera un eroe... : "Non sono perfetta, ma ora posso finalmente guardarmi allo specchio".

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