Caporalato, operazione nell'Agrigentino: sette fermi
Le vittime costrette a lavorare 10-12 ore continuate per pochi euro
I carabinieri di Agrigento hanno eseguito 7 fermi nei confronti dei componenti di un'organizzazione criminale che faceva giungere nella provincia siciliana lavoratori dell'Est per sfruttarli nelle campagne per pochi euro all'ora. Le vittime venivano "stipate", anche in 40, all'interno di furgoni per essere trasportate sui campi dove erano costrette a lavorare, sotto il costante controllo dei caporali, anche per 10-12 ore continuate.
A capo dell'organizzazione c'erano due donne, originarie della Repubblica Slovacca, che, con l'aiuto di due italiani, reclutavano nell'Est Europa i braccianti.
Nell'ambito dell'inchiesta, chiamata "Ponos", sono stati scoperti oltre 100 lavoratori sfruttati, sottopagati, impiegati senza il rispetto della normativa sulla sicurezza e sotto il costante controllo e la minaccia di sorveglianti. Le ipotesi di reato contestate sono associazione per delinquere, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
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