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Cina, il governo stabilisce un coprifuoco sui videogiochi

Le nuove misure che tentanto di limitare la dipendenza da gaming verranno adottate in tutta la nazione, vietando i videogame in alcune fasce orarie

La Cina è da sempre una delle nazioni più severe dal punto di vista governativo. Dure e importanti regolamentazioni sono state infatti adottate in ogni ambito, dalla politica, alla società e all'economia. Neanche i videogiochi sono riusciti a costituire un'eccezione alle regole, visto che il governo cinese ha appena varato una serie di leggi che impongono un vero e proprio coprifuoco ai giocatori.

La notizia, apparsa sulla CNN di Hong Kong, parla di linee guida che andranno a incidere su tutte le piattaforme di gioco e interesseranno tutto il paese.

I giocatori con età inferiore ai 18 anni  non potranno accedere ai videogiochi in una fascia oraria compresa tra le ore 22:00 e le 08:00, momento in cui di solito si registra uno dei picchi più elevati di attività videoludica. Un limite di tre ore al giorno è stato invece imposto per i weekend e i giorni festivi, al fine di contrastare aspramente la dipendenza da gaming e il gioco d'azzardo, i cui casi vanno moltiplicandosi in giro per il mondo.

A tal proposito, la nuova regolamentazione fissa inoltre un tetto massimo entro il quale i giocatori potranno effettuare transazioni online: per gli utenti più giovani, compresi in una fascia d'età tra gli 8 e i 16 anni, la quota massima sarà di circa 2oo yuan al mese (circa 25 euro), mentre per i gamer tra i 16 e i 18 anni ammonterà a 400 yuan (circa 50 euro) mensili.

IGN

Un portavoce dell'agenzia di stampa governativa Xinhua ha affermato che le nuove regole mirano a creare uno "spazio Internet chiaro e proteggere la salute fisica e mentale dei minori", sottolineando inoltre che le unità governative cercheranno di approntare delle regole e garantire che le compagnie della gaming industry ne rispettino i requisiti. L'amministrazione sta inoltre collaborando con le autorità nazionali per istituire un sistema di registrazione con nome reale, tale da consentire alle società di gioco di verificare l'identità dei propri utenti su un apposito database nazionale di recente creazione.

Nell'agosto 2018 Pechino aveva già annunciato l'intenzione di limitare il numero di nuovi giochi online, con lo scopo di "ridurre la miopia nei bambini e negli adolescenti", dopo essersi mosso contro un popolare gioco mobile per presunta causa di dipendenza nei giovani nel 2017.

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