Parole, parole, parole. L’ingrediente fondamentale di ogni campagna elettorale in un Paese, il nostro, che da sempre è una repubblica fondata proprio sulle belle parole. Tgcom24 ha spremuto i programmi dei maggiori schieramenti: isolando i termini più frequenti, ne è nata una vera e propria hit parade dei valori e degli obiettivi di ogni partito.
La ripresa economica sembra la priorità di Lega e PdL. Nel loro programma le parole più frequenti sono infatti: “lavoro”, “sviluppo”, “impresa”. Un vocabolario molto simile a quello sfoggiato da Mario Monti.
Nella sua Agenda per l’Italia trovano largo spazio “crescita”, “mercato” ed “Europa”. Per il Pd, invece, sono più importanti i valori alti come “democrazia”, “politica”, “responsabilità”. Uguali colori nella tavolozza di Rivoluzione Civile Ingroia che aggiunge anche “ambiente”, “lavoro”, “cultura”.
E se Nichi Vendola punta tutte le sue carte su “diritti” e “persone”, il Savonarola dell’antipolitica Beppe Grillo si fa profeta di “riduzioni” e “abolizioni”. Fratelli d’Italia indulge in “giustizia” e “territorio”, mentre Oscar Giannino di Fermare il Declino insiste su “impresa” e “concorrenza”.
Promesse allettanti e buone intenzioni che almeno a parole non costano nulla ai partiti, ma che dovranno passare per le urne. Dopo? Vedremo.