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Electrolux annuncia 1.129 esuberi in Italia

L'azienda svedese non intenderebbe far ricorso a licenziamenti. L'offerta dei sindacati per ridurre il numero degli esuberi: contratti di solidarietà per tutti i lavoratori da sei ore al giorno

Afp

L'Electrolux ha annunciato, nel corso di un incontro con i sindacati, 1.129 esuberi. Si tratta di 532 nuovi e 597 previsti già nel piano di ristrutturazione del 2012. I provvedimenti riguarderebbero quattro stabilimenti del gruppo svedese nel nostro Paese. L'azienda non intenderebbe far ricorso, però, a licenziamenti. I sindacati puntano a ridurre gli esuberi attraverso contratti di solidarietà per tutti i lavoratori da sei ore al giorno.

L'annuncio è stato fatto durante un incontro con i sindacati a Mestre (Venezia). Gli esuberi sarebbero così ripartiti: 295 tra gli operai nello stabilimento pordenonese di Porcia, 373 in quello trevigiano di Susegana, 200 nel sito produttivo di Forlì e 261 a Solaro (Milano). La trattativa con i sindacati comincerà il 20 febbraio.

L'annuncio delle difficoltà della multinazionale in Europa era stato anticipato sette giorni fa, quando il colosso di Stoccolma aveva reso noti i dati mondiali. Electrolux ha registrato un quarto trimestre 2012 da record, con un tasso di crescita del 7,5% che si inquadra in un'impennata totale annua del 5,5% grazie alle performance di Nord America e America Latina, che rappresentano il 50% del fatturato. In crescita anche l'Asia e i mercati emergenti; unica nota stonata, l'Europa. In quell'occasione, il Ceo della multinazionale, Keith McLoughlin, aveva ricordato che la flessione nel Vecchio Continente sarebbe potuta proseguire ancora, prima di una risalita ma non immediata.

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