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Sequestro Usa, bimbo libero: morto rapitore In Alabama finisce l'incubo durato 7 giorni

Jim Dykes, 66 anni, un decorato del Vietnam, teneva in ostaggio il piccolo in un bunker

Ap/Lapresse

E' giunto all'epilogo dopo sette giorni il rapimento del piccolo Ethan in Alabama: il bimbo è salvo mentre il rapitore, Jim Dykes, è morto in un blitz. Lo ha confermato l'Fbi. L'uomo, 66 anni, un decorato del Vietnam, teneva in ostaggio nel suo bunker sotterraneo di tre metri per due il piccolo, cinque anni, affetto da sindrome di Asperger. La vicenda aveva tenuto col fiato sospeso l'intero Paese.

Alcuni testimoni hanno raccontato alla Cnn di aver udito una esplosione, che avrebbe di fatto dato inizio al blitz delle forze speciali. Sul posto sono state viste arrivare subito dopo due ambulanze. Il piccolo Ethan, che fra pochi giorni compirà sei anni, sta bene ed è ora in ospedale per tutti gli accertamenti del caso, ha raccontato alla Cnn un rappresentante delle autorità locali.

"I negoziati con il sequestratore si erano deteriorati nelle ultime 24 ore - ha spiegato nel corso di una breve dichiarazione ai giornalisti il rappresentante dell'Fbi - e l'uomo teneva una pistola in mano. A questo punto è stato deciso l'intervento durante il quale il rapitore è rimasto ucciso".

La vicenda
Il sequestratore, Jimmy Lee Dykes, 66 anni, era salito sullo scuolabus di Midland City, un piccolo centro di 2300 abitanti. ''Ci ha detto che ci avrebbe uccisi tutti, ha raccontato Terrica Singletary, una ragazzina di 14 anni che era li', assieme ad altri 20 bambini. L'autista del bus gli ha detto pù' volte: 'per favore, scenda dal bus', e lui ha ha risposto: 'D'accordo, scendo', e ha fatto il gesto di andarsene, ma poi si è girato, ha estratto una pistola, ha sparato all'autista, e ha preso Ethan''. L'autista, Charles Albert Poland, 66 anni, e' morto sul colpo. I suoi funerali si sono svolti ieri, non lontano dal bunker dove Dykes, teneva in ostaggio il piccolo Ethan.

Jimmy Lee Dykes ha servito nell'aeronautica tra il 1964 e il 1969. All'epoca prese parte alla guerra del Vietnam, dove si guadagnò molte onorificenze. Dopo il servizio militare, si trasferì in Florida, dove lavorò per molti anni come camionista, per poi tornare nella sua terra d'origine, l'Alabama, circa un anno fa. Era un 'survivalist', ovvero un seguace di una setta di fanatici secondo cui il governo americano sta tramando ai danni dei cittadini, nascondendo loro che gli Stati Uniti sono alla vigilia di una catastrofe nucleare che provocherà scontri e violenze. Di fronte a questa apocalisse, affermano, si salverà solo chi si sarà preparato per tempo.

Per questo Dykes, nei mesi scorsi, giorno dopo giorno, si era costruito il bunker nel giardino di casa, accumulando armi, cibo e ogni materiale utile a sopravvivere da solo per più tempo possibile. l'Hostage Rescue Team (HRT), un reparto interno all' Fbi, aveva avviato una trattativa parlando attraverso un tubo di gomma lungo alcuni metri, unica via di comunicazione con l'esterno del bunker, uno sgabuzzino di due metri per tre, dove c'era apparentemente anche una tv, motivo per cui l'Fbi aveva imposto nei giorni scorsi un silenzio stampa sulla vicenda.

Mercoledì Ethan compirà sei anni. E in America è già partita la corsa per mandargli gli auguri. Tantissime cartoline sono state recapitate al locale dipartimento di polizia. Con la conclusione della vicenda, con ogni probabilita' ora ne arriveranno ancora molte di più.

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