L'ex presidente della Banca Monte dei Paschi e dell'Abi, Giuseppe Mussari, è pronto a rispondere a tutte le domande dei sostituti procuratori "ma non in data odierna". Lo ha riferito il suo legale, Fabio Pisillo, spiegando che questa decisione è stata presa in considerazione dell'assenza dell'altro difensore, Tullio Padovani. Mussari è giunto in Procura, a Siena, per essere sentito nell'ambito dell'inchiesta sull'acquisizione di Antonveneta.
L'ex dirigente si è trattenuto davanti ai magistrati soltanto per pochi minuti. Era arrivato a bordo di una Smart rossa guidata da uno dei suoi avvocati ed è uscito dopo circa mezz'ora.
Inchiesta per ostacolo alla vigilanza e manipolazione del mercato - Secondo fonti giudiziarie, l'ex numero uno dell'istituto senese è stato sentito dai pm Antonio Nastasi, Aldo Natalini e Giuseppe Grosso in qualità di indagato nell'inchiesta che ipotizza i reati, fra gli altri, di ostacolo all'autorità di vigilanza e manipolazione del mercato.
In particolare, i pubblici ministeri contestano a Mussari alcune operazioni "sospette" compiute dalla banca senese e soprattutto quella dell'acquisto di Antonveneta dal gruppo spagnolo Santander per un prezzo intorno al 10 miliardi, operazione che risale al 2007.
E Rizzo conferma: c'era la banda del 5% - A Roma è invece stato sentito dalla Guardia di finanza l'ex funzionario della banca d'affari Dresdner, Antonio Rizzo, che ha confermato le accuse già messe a verbale davanti alla polizia giudiziaria nel 2008: c'era una banda del 5% che prendeva una percentuale illecita su ogni operazione e c'erano "pagamenti riservati" ai vertici di Mps.
L'a.d. Viola: "La Borsa non crede al nostro piano" - Sulla bufera Mps è intervenuto anche l'amministratore delegato Fabrizio Viola il quale, a Salvadanaio su Radio 24, ha detto che il deprezzamento del titolo in Borsa "è sintomo del fatto che ancora il mercato non crede a quello che potrà essere il miglioramento dei fondamentali implicito nel piano industriale. Il mercato da tempo attribuisce al titolo Mps uno sconto molto forte e molto più elevato rispetto ai propri competitor sul patrimonio netto".
"E' indubbio - ha aggiunto - che le vicende che hanno caratterizzato questi ultimi giorni hanno avuto un effetto sull'andamento del titolo. Non poteva che essere così. Il contraccolpo emotivo, le notizie che sono apparse sui giornali, i riferimenti quotidiani e continui alle questioni giudiziarie ovviamente non potevano non avere effetti sulla quotazione del titolo bancario".
"Quello che posso dire - ha concluso - è che dal punto di vista gestionale la banca sta continuando a operare assolutamente in modo regolare, e devo dire con grande sforzo da parte di tutti, primi fra tutti i dipendenti, che sono evidentemente tutti i giorni messi alla prova e stanno dimostrando un grande attaccamento e una grande professionalità".
"Spero che a breve arrivino nuovi soci" - "Auspichiamo - ha poi ripreso Viola - che si creino in tempi brevi le condizioni per un interesse da parte di soci finanziari stabili e di qualità per la banca". Al riguardo, Viola ha inoltre precisato: "Non ci si sta assolutamente muovendo per cercare nuovi soci, anche perché in questo momento nuovi soci non ce n'è pronti a investire e questo è abbastanza comprensibile, visto il particolare momento che stiamo vivendo".
"La posizione del presidente e mia - ha aggiunto - è che ovviamente auspichiamo che si creino in tempi brevi le condizioni per l'arrivo di nuovi soci, perché è un passaggio importante per assicurare il pieno conseguimento del piano industriale e il pieno rimborso del supporto governativo denominato Monti bond".
"A ottobre - ha concluso - l'assemblea ha deliberato di dare mandato al Cda per una delega per un aumento di capitale di un miliardo con rinuncia a diritto d'opzione, che presuppone che questo aumento sia presumibilmente sottoscritto da azionisti oggi non presenti nel capitale della banca".
Mail scomparse dal pc di Mussari, "rimosse volontariamente" - Tutte le mail di Giuseppe Mussari relative al periodo fine giugno-ottobre 2007 presenti sul suo pc e sul server di posta del Monte dei Paschi, sarebbero state "rimosse volontariamente". La circostanza emerge da una informativa sull'inchiesta relativa all'aeroporto di Ampugnano e ora agli atti dell'inchiesta sull'acquisizione di Antonveneta. Gli inquirenti stanno infatti valutando se tra le mail cancellate vi fossero anche documenti relativi alla trattativa che ha portato Mps ad acquisire la banca veneta.