Per Carlo Giovanardi, Stefano Cucchi fu picchiato "dagli amici spacciatori e poi morì perché debole". Il senatore del Pdl difende gli agenti accusati di averlo pestato e nello stesso tempo critica la scelta della sorella di Stefano Cucchi, Ilaria, di candidarsi con "Rivoluzione civile". "E' evidente che sta sfruttando la tragedia del fratello. Come succede in Italia - attacca Giovanardi - su fatti come questi si costruisce una carriera politica".
"Tre poveri agenti di custodia - prosegue Giovanardi - sono massacrati da quattro anni perché dappertutto è stato detto che lui è stato massacrato di botte e il processo invece sta dimostrando il rovescio, cioè che è morto perché era debole, aveva una serie di patologie. Ha fatto lo sciopero della fame e i medici invece di curarlo l'hanno lasciato morire prendendo per buona la volontà di una persona che non sapeva gestirsi". Gli agenti sotto processo sono per Giovanardi "tre poveri cristi che lavorano per 1.200 euro al mese e subiscono un processo su un'accusa costruita sul nulla".
Su Ilaria Cucchi, Giovanardi ha aggiunto: "Come succede sempre in Italia su fatti come questi, si costruisce una carriera politica e la sorella è diventata capolista di un partito. Era evidente che sarebbe finita così. Suo fratello è una vittima, era una persona malata, ha tentato più volte di recuperarsi, ha avuto una vita difficile da tossico e spacciatore. Ma da questo alla Provincia di Roma che gli voleva intitolare le scuole come se fosse un esempio ai giovani, non ci sto. E' come con Carlo Giuliani: certo Giuliani è una vittima, poveretto. Ma si possono intitolare a lui le sale del Parlamento? Io dico no, perché quando è morto stava per ammazzare tre carabinieri".
Ilaria Cucchi: "Superati tutti i limiti" - "Giovanardi ha superato tutti i limiti, ho incaricato il mio avvocato di procedere contro di lui". Così Ilaria Cucchi ha risposto al senatore del Pdl, che l'ha accusata di sfruttare la vicenda del fratello morto per entrare in politica.
Orlando: "Da Giovanardi dichiarazioni ignobili" - A Giovanardi ha replicato anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, tra i fondatori di "Rivoluzione civile": "E' lui che usa la tragica morte di Cucchi per fare campagna elettorale. Non c'è altro da aggiungere alle sue dichiarazioni ignobili che si commentano da sole".
Di Pietro: "Giovanardi chieda scusa pubblicamente" - "Giovanardi si dovrebbe vergognare. Le sue parole sono gravi e inaccettabili e offendono la memoria di Stefano Cucchi. Chieda immediatamente scusa alla famiglia che ha già sofferto abbastanza. Pretendiamo scuse pubbliche, soprattutto perché è intollerabile che un rappresentante delle istituzioni possa pronunciare frasi così terrificanti, ignobili e insensibili. Esprimiamo piena solidarietà e vicinanza a Ilaria e a tutta la sua famiglia". Lo ha affermato il leader Idv, Antonio Di Pietro.