spirito libero

Sayonara sensei Shozo Shimamoto, anima del Movimento Gutai

L'artista contemporaneo giapponese si è spento a 85 anni

© Ufficio stampa|  Gutai

Nel 1995, Shozo organizzò il proprio "funerale in vita" secondo il rito buddista con dodici monaci che recitavano un sutra. Venerdì 25 gennaio, a un giorno dal finissage a Milano, di INviso, progetto di Mail Art di Ruggero Maggi, a cui partecipava come il più importante interprete giapponese per la causa del Tibet e del Dalai Lama, il suo spirito libertario ha superato il tempo e lo spazio con cui aveva dipinto tutta la sua vita.
L'impegno nel sociale è una delle componenti sempre presenti nella sua vita di convinto pacifista. È stato presidente e fondatore di AU (Art Unidentified) un gruppo di oltre 200 artisti giapponesi che creano opere senza alcuna limitazione o vincolo, e della Able Art Japan, un’associazione per artisti disabili. Ma anche Professore Emerito di Kyoto University of Education e Presidente al Takarazuka Università di Arte e Design.
Nel 1996 fu proposto come candidato al Premio Nobel per la Pace, grazie "all'impegno delle sue performance".
Il 15 febbraio, il Guggenheim Museumdi New York inaugurerà "Gutai: Splendid Playground" (fino all'8 maggio), mostra che rende omaggio alle poetiche e alle sperimentazioni di Shimamoto (saranno proiettatii primi lavor)i  e del suo movimento artistico giapponese Gutai (Movimento di Arte Concreta), costituitosi nel 1954 ad Osaka su iniziativa del pittore Jiro Yoshihara, unitamente a Akira Kanayma, Saburo Murakami, Kazuo Shiraga, e Shozo Shimamoto. Il gruppo Gutai negli anni vedrà accrescere il numero dei suoi membri e sarà attivo fino al 1972 (data della morte del fondatore) caratterizzato da happening, installazioni all’aperto (da qui la denominazione “avanguardia sotto il cielo”), mostre di un giorno, action painting e performance di carattere teatrale e ha influenzato l’arte internazionale del dopoguerra, anticipando fenomeni quali Fluxus e l’Arte Concettuale. Intensi gli scambi intercorsi tra Gutai e la scena artistica di Parigi e Torino, così come i rapporti con Fluxus, il Gruppo Zero e lo Spazialismo italiano. 
Nell’opera ciò che presiede alla creazione è il desiderio di dare vita alla materia per rivelarne le qualità intrinseche. Il rapporto fra artista e materia appare dunque rovesciato: sono gli artisti a porsi al servizio dell’opera, anziché piegarla alla propria sensibilità.
Pioniere della Mail Art, Shimamoto ha fortemente contribuito a rinnovare la fortissima tradizione dell'arte giapponese alla luce degli avvenimenti nella nuova dimensione del dopoguerra e del dopo bomba atomica. Pittura, performance, azione, video, fotografia, Mail Art Body Art sono state i mezzi espressivi del suo sentire.
"C'è una relazione diretta  tra le mie opere come gli acquarelli e i disegni con il Taoismo. in questo caso la componente del segno è lirica, inoltre anche nelle performance il corpo è impiegato come elemento di Natura, quindi in entrambi i casi credo di avvicinarmi al Taoismo col quale del resto è in linea tutta la mia formazione di pensiero".

Sayonara sensei Shozo!

http://www.shozo.net/

© Ufficio stampa

 Shozo Shimamoto

"Quando affermo che l'arte è stupire, la gente resta sorpresa. C'è la tendenza a pensare all'arte come un qualcosa di esteticamente bello, frutto di un lavoro delicato, ma questo è piuttosto quel che direi del mondo dell'artigianato.
L'arte, oppure il gesto artistico, consistono al contrario nello stupire lo spettatore. Ovviamente "stupire" non significa sorprendere con gesti inconsulti e chiassosi.
Si dice che questa sia l'era della società dell'informazione. Una grande quantità di informazioni viene scambiata freneticamente e la gente si illude che ottenere anche una sola informazione in più concorra ad ottenere successo nel lavoro.Tuttavia, quando ci si concentra sulle informazioni che si hanno davanti agli occhi, è chiaro che non si riuscirà a vedere ciò che è oltre. Come avviene in fotografia, mettendo a fuoco un soggetto vicino, lo sfondo risulta sfocato.
Allo stesso modo in cui i problemi ambientali attuali sono il frutto di una mentalità miope del nostro passato che non ha saputo gettare lo sguardo sul futuro, oggi rischiamo di non accorgerci di una grande crisi che ci colpirà in un futuro non lontano.
L'opera d'arte, però, è un castello fra le nuvole. In una professione normale è necessario camminare prestando molta attenzione a dove si mettono i piedi per evitare di inciampare. Non si può far altro che andare avanti con cautela mantenendo la concentrazione. Tuttavia nel mondo dell'arte, trattandosi di castelli in aria, bisogna al contrario mettere a fuoco l'infinito e sognare il futuro più lontano possibile. Il lavoro dell'artista è esprimere ciò che si è recepito, senza però curarsi della realtà e del modo di vivere umano.
Al presente io mi faccio fare dei disegni sulla testa rasata oppure mi faccio proiettare dei film, ma non allo scopo di fare cose strane. L'opera d'arte è di per sé un'espressione libera. E` così che, mentre guardo in cielo e comincio a fantasticare, mi vengono in mente queste idee in modo spontaneo e naturale. Dipengere un quadro è ugualmente un castello fra le nuvole e non è assolutamente necessario che ci sia un legame con la realtà. L'atto di dipingere è proporre un'espressione libera. Questo è il vero compito dell'artista."

1954 
Fonda Gutai con Jiro Yoshihara. Partecipa alle più importanti mostre Gutai.
1955
Alla prima mostra Gutai si presenta un lavoro rivoluzionario per essere vissuto e goduto dal corpo: "Prego, camminate qui". Il lavoro è stato ricostruito nel 1993.
1956
In occasione della mostra a cielo aperto Gutai mostra la sua opera realizzata attraverso l'utilizzo di un cannone a mano che verrà presentata alla Biennale di Venezia del 1993, in cui bottiglie di vetro contenenti pigmenti sono gettati ed esplodere il colore direttamente sulla tela
1957
Mostra il suo video pionieristico arte alla mostra Gutai prestazioni. Un altro dei suoi lavori, un lavoro sonoro, che può essere considerato come musica concreta, è inserito nella Raccolta Centro Pompidou
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1970
Produttore artistico per 1000 spose al Festival EXPO
1976
Partecipa a un progetto di Mail Art che coinvolge 60 paesi e con una rete di 8000 scambi.
Crea una strada con 10.000 giornali lungo il lato del fiume Mukogawa
1992
Mentre continua a produrre nuove opere, diventa Presidente della Japan Society Arte e Cultura di disabili-persona (ora Arte Giappone) e organizza la prima mostra su larga scala di persone disabili in Osaka
Nello stesso anno viene intervistato di Jane Kennedy Smith per il quotidiano più famoso giapponese, Mainichi Shinbun
1993
Invitato a partecipare alla Biennale di Venezia come membro del Gutai
1994
Invitato ad esporre al Guggenheim (New York)
1996
Shimamoto viene proposto come candidato per il Premio Nobel per la Pace in riconoscimento delle sue attività pacifiste da numerose riunioni Bern Porter, il medico che ha fatto la bomba atomica sganciata su Hiroshima
1997
Unico artista giapponese dopo la Restaurazione Meiji ad avere la sua foto in Storia dell'Arte, pubblicato da l'America Album
1998
Invitato come uno dei primi quattro migliori artisti del mondo dal dopoguerra, insieme a Jackson Pollock, John Cage e Lucio Fontana, a partecipare a una mostra al MOMA (USA)
1999
Invitato ancora una volta a partecipare alla Biennale di Venezia, con David Bowie e Yoko Ono
2000
Tiene una mostra a Parigi (Unesco) e propone una collaborazione artistica in Francia, co-sponsorizzata dall'Unesco del Giappone e dalla Felissimo Museo.
Inizia la creazione di un lavoro enorme che sarà conservata da 100 anni a Shin Nishinomiya (Prefettura di Hyogo
2001
Invitato alla manifestazione Giappone Anno a Londra. Alcune opere sono assegnati alla Tate Modern da inserire nella collezione
2003
Invitato a partecipare alla Biennale di Venezia (Extra 50)
2004
Performance con un elicottero vicino a Venezia.
Performance Nyotaku a Ca 'Pesaro Galleria Internazionale d'Arte Moderna (Venezia). Tre opere ora appartengono alla collezione della galleria
2005
Performance con Elicottero a Trevi e mostra al Trevi Flash Art Museum.
Mostra personale a Reggio Emilia (Pari & Dispari Agency, Italia). Realizzazione dell'opera piccola d'arte nel mondo, utilizzando nanotecnologie, per realizzare immagini sulle estremità delle setole di uno spazzolino da denti (in collaborazione con Ritsumeikan Università di Kyoto)
2006
Invitato ad esporre alla ZONE ZERO a Duesseldorf.
Invitato ad esporre alla Hsinchu City International Glass Art Festival.
Exhibition e Performance della gru a Napoli.
Invitato ad esporre alla Tokyo International Art Fair
2007
Espone quaranta opere prodotte dal periodo Gutai ai giorni attuali nella mostra "Shozo Shimamoto: Action Colors 1950-2006" presso la Galleria Pier Giuseppe Carini di San Giovanni Valdarno.
Presso il Fashion Museum di Kobe tiene la performance Felissimo WHITE PROJECT; le opere realizzate vengono esposte allo Hyogo Prefectural Diplomatic Estabilishment e al Kobe Fashion Museum. Presenzia al P3 Project per la Biennale di Venezia; qui si cimenta in una performance, Bottle Crash, nel Chiostro di San Nicolò, organizzata in collaborazione con l’Architetto Luigi de Marchi presidente del “ABCOnlus”. Viene coinvolto nell'organizzazione di un evento a Pechino, "Art Challenged Project", cui partecipano molti artisti disabili arrivati dal Giappone.
Alcuni dei suoi lavori più rappresentativi vengono esposti nella collettiva "Artempo" organizzata da Mattijs Visser e Axel Vervoordt nel Palazzo Fortuny di Venezia.
2008
Il 7 maggio realizza una performance a Punta Campanella, Napoli, coinvolgendo un gruppo di danzatrici vestite da spose con la testa ricoperta da bicchieri saturi di colore.
Il 9 maggio fa una performance nel chiostro della Certosa di San Giacomo di Capri lanciando il colore su otto tele disposte a terra e su due contrabbassi disposti a lato delle tele, ricoperti da spartiti musicali e sorretti da due giovani donne. Sempre alla Certosa di San Giacomo di Capri espone alcuni suoi lavori nella mostra "Vento d'Oriente".
Presso il Museo Magi ‘900 di Pieve Di Cento (BO) si tiene la mostra Shozo Shimamoto / Yasuo Sumi - I colori della pace, con una performance nella sala Modigliani del Museo.
Il 13 novembre 2008 presso il Museo d' Arte Contemporanea di Villa Croce di Genova “Shozo Shimamoto. Samurai, acrobata dello sguardo”, curata da Achille Bonito Oliva.
2009
In occasione di Roma. Road to Contemporary Art , sono esposte sue opere in diverse mostre:
- Hofficina d’Arte, a cura di Achille Bonito Oliva;
- Palazzo Barberini, “Cose mai viste II” a cura di Achille Bonito Oliva, dedicata alle opere delle collezioni private degli artisti.
- Palazzo delle Esposizioni, in collaborazione con la Fondazione Morra, l’Archivio Pari & Dispari e l’Associazione Shozo Shimamoto.
Partecipa alla mostra collettiva “Madre Coraggio: l’arte” a cura di Achille Bonito Oliva che si tiene all’interno del Festival di Ravello.
Tiene una mostra personale presso la galleria “VV8 artecontemporanea” di Reggio Emilia, in collaborazione con l’Associazione Shozo Shimamoto, dal titolo “La danza del colore”, in occasione della quale ha luogo una performance del coreografo Mauro Bigonzetti e quattro ballerini della Fondazione nazionale di danza Aterballetto che animano gli abiti da sposa realizzati da Shimamoto nell’azione di Punta Campanella.
2011
Sculture e grandi tele provenienti dalle performance di Venezia, Punta Campanella, Capri e Genova sono esposte nella basilica di Santo Stefano di Bologna in occasione di Arte Fiera OFF in una mostra a cura di Achille Bonito Oliva.
Mostra personale presso la galleria “Nicola Pedana” di Caserta.
Mostra personale presso la Fondazione Morra di Napoli. Assieme a opere di grandi dimensioni sono proiettati due video di Mario Franco che documentano le performance di Piazza Dante a Napoli (2006) e Punta Campanella.
Viene invitato a condurre due performance presso il Moderna Museet di Stoccolma in Svezia in occasione dell’evento “AN EXPERIMENTAL CONFERENCE ON ART AND SCIENCE TO CHALLENGE THE MID-SUMMER SUN” dove reinterpreta la performance con il cannone del 1956 e quella su palcoscenico del 1957.
2012
Dal 14 marzo al 5 maggio 2012 la mostra personale “SHOZO SHIMAMOTO” c/o la Axel Vervoordt Gallery di Anversa (Belgio)
2013
Partecipa a Milano, di 
INviso, progetto di Mail Art internazionale di Ruggero Maggi