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La madre di Melania contesta la sentenza: "Non è lei la donna descritta dai giudici"

Vittoria Rea a Quarto Grado: "Non è giusto far passare Parolisi per vittima"

Tgcom24

"No... non vedo questa figura così come è stata descritta mia figlia. Perché se lei era una ragazza che comandava, non faceva tutti quei gesti d'amore". Vittoria Rea, intervistata da "Quarto Grado", commenta così le motivazioni della sentenza (che ha visto Salvatore Parolisi condannato all'ergastolo) secondo la quale Melania era una figura dominante nella coppia e umiliava il marito.

Nell'intervista trasmessa dal settimanale di Retequattro questa sera, giovedì 17 gennaio, la signora Rea aggiunge: "Melania era una ragazza solare, che amava suo marito, la sua famiglia... Per lei, il marito era tutto. Era un po' cambiata, perché -giustamente- che ci si aspetta da un marito che si tradisce? Era una cosa così brutta e lei, a noi, ha fatto sapere poco. Voleva salvare a tutti i costi il suo matrimonio, perché c'era una bambina... No. Non è Melania, quella raccontata".

E, a proposito di quanto riportato dai media circa la sentenza, di una Melania dominante e di un Salvatore frustrato, prosegue: "Io ho letto tutte le carte. Se si leggono attentamente, si può trovare la vera Melania: lei voleva crescere sua figlia con il marito. Non è giusto far passare lui per una vittima e mia figlia no. Questo fa male. Lui si è trovato in un imbuto, con le sue amanti. Mia figlia, lo ripeto, era una ragazza dolce. Lui lo può confermare. Invece, le altre ragazze che lui ha avuto, lo hanno pressato tanto e si è trovato in un qualcosa più grande.

Non è giusto - conclude la donna - che si tolga la mamma ad una bambina col pensiero che sia stato il padre. Non lo auguro a nessuno".

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