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Guerra in Mali, l'Italia al fianco della Francia Sale rischio terrorismo dopo attacco in Algeria

Supporto logistico agli uomini di Hollande. Preoccupazione per i lavoratori italiani in Nordafrica

Ap/Lapresse

Anche l'Italia si schiera al fianco della Francia nella guerra in Mali, annunciando di essere pronta a fornire "supporto logistico" alle forze di Parigi. La conferma è arrivata dai ministri degli Esteri e della Difesa, Giulio Terzi e Giampaolo Di Paola. Con la scesa in campo di Roma, e dopo l'attacco in Algeria, sale anche nel nostro Paese il timore di attentati e la preoccupazione per i lavoratori italiani impegnati in Nordafrica.

"Forniremo solo supporto logistico: collegamenti aerei e rifornimenti in volo", è stato chiarito dal governo. Ma già si parla di ampliare a droni e basi, con la prospettiva - la decisione sarà presa oggi a Bruxelles in un vertice straordinario dei ministri degli Esteri - di inviare in Mali 250 uomini formatori per contribuire all'addestramento di un esercito nel Paese. Con il decreto missioni l'Italia dovrebbe inviarne 24, ma Roma potrebbe anche rivedere l'impegno.

A preoccupare, ancora una volta, è il terrorismo. Soprattutto dopo l'azione di Al Qaeda in Algeria che ha dato il via alla vendetta per l'attacco francese. Con la decisione del governo, anche l'Italia diventa un obiettivo sensibile e la preoccupazione è soprattutto per i nostri connazionali impegnati nei Paesi del Nordafrica.

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