"L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. 3.000 nuovi posti li mettiamo noi". Fa leva sull'articolo 1 della Costituzione il nuovo spot di McDonald's che in poche ore ha scatenato un mare di polemiche. Da un lato la catena di fast-food che promette 3mila nuove assunzioni in Italia nei prossimi tre anni. Dall'altro la Cgil che bolla l'iniziativa come ingannevole: "Si parli anche di qualità del lavoro, sul banco ci sono solo poche ore".
"L'80% dei lavoratori, non certo per scelta, ha un contratto a tempo parziale di poche ore settimanali, con il sistematico obbligo di prestare servizio in orario notturno, domenicale e festivo", sottolinea Filcams-Cgil a Repubblica. Il sindacato ha poi evidenziato come prima della crisi i contratti fossero di 30-40 ore alla settimana, contro le 18-20 o addirittura 16 degli ultimi anni.
"McDonald's crede in questo Paese e per questo oggi investe, aprendo in Italia oltre cento nuovi ristoranti", replica la multinazionale. "Stiamo assumendo a tempo indeterminato, non licenziando e consideriamo fuori luogo queste critiche. Forse la Cgil potrebbe rivolgere la propria attenzione a quelle aziende che non offrono contratti altrettanto sicuri o che licenziano. In questo periodo non sono poche".
Fornero: "Bene chi crea posti di lavoro"
Sulla questione è intervenuto anche il ministro del Lavoro, Elsa Fornero. "Mi piacciono tutti gli imprenditori che cercano fattivamente di creare posti di lavoro. Tutti preferiscono un lavoro a tempo indeterminato ma le circostanze sono difficili ed è difficile che gli imprenditori, in una situazione di grande incertezza, assumano con questa forma. Anche un lavoro a tempo determinato è meglio dell'assenza di lavoro", ha detto.