Dimezzare la tassa sulla plastica: è questa una delle ipotesi su cui sta lavorando il governo in vista dell'esame parlamentare della Manovra. Attualmente è prevista una tassa di un euro al kg, ma si starebbe lavorando sia per restringere la gamma dei prodotti coinvolti per ridurre l'entità del prelievo. Si valuta anche di rinviare a luglio l'entrata in vigore della norma. Ipotesi modifiche anche sulla tassa auto aziendali.
"Qualsiasi tassa deve essere di scopo, non per fare gettito", ha affermato il ministro dell'Ambiente Sergio Costa. "Se le aziende, come io so, hanno l'interesse, la voglia e il desiderio di fare questo percorso, possiamo farlo insieme. Entro il 2020 magari. Noi non dobbiamo dimenticare - conclude a Radio 24 - che dobbiamo recepire le direttive europee sulla plastica e sull'economia circolare: è tutto un pacchetto unico. Noi non possiamo rimanere indietro rispetto al resto d'Europa, ma dobbiamo aiutare le aziende a rimanere leader nel settore".
In questa situazione, il governo Conte promette un Green New Deal, un mega-piano di investimenti pubblici nelle tecnologie verdi ed ecosostenibili da 55 miliardi in 15 anni. All'inaugurazione degli Stati Generali di Rimini, sempre il ministro dell'Ambiente Sergio Costa (M5S) ha annunciato che dall'anno prossimo il governo comincerà a lavorare al cosiddetto "collegato ambientale", una legge per sburocratizzare e sveltire gli interventi in materia.
Tasse auto aziendali si cambia: dimezzate o azzerate - Una profonda revisione anche delle tasse per le auto aziendali: sul tavolo c'è l'ipotesi di tagliare l'incremento previsto dalla manovra del 50% o addirittura di azzerare i rincari. Sarebbe questa l'intenzione del governo in vista del passaggio parlamentare della legge di bilancio.