La Procura della Repubblica di Verona ha aperto due fascicoli d'indagine in merito alle dichiarazioni radiofoniche del capo-ultrà, nonché dirigente locale di Forza Nuova, Luca Castellini dopo Verona-Brescia, e agli ululati contro Mario Balotelli, partiti dal settore "Poltrone Est" dello stadio Bentegodi. L'ipotesi di reato è quella di violazione della legge Mancino sull'istigazione alla discriminazione razziale.
Intanto la società Hellas Verona ha deciso di bandire Castellini dallo stadio, fino al 2030, per le frasi dette lunedì in cui parlava di "pagliacciata di Balotelli", di "Balotelli non completamente italiano". Il capo-ultrà, nelle settimane scorse aveva anche affermato che "inneggiare a Hitler è una goliardia".
Il Verona calcio si è discostato da tali affermazioni giudicandole "gravemente contrarie ai principi etici e ai valori del nostro club". C'è da dire che il dirigente di Fn risulta già sottoposto a Daspo, fino al 2022, per fatti avvenuti in precedenti manifestazioni sportive.
La Digos indaga quindi per identificare chi ha partecipato ai cori razzisti contro "SuperMario" e, per questo, ha sentito persone informate sui fatti e acquisito i filmati delle telecamere all'interno del Bentegodi, oltre che i video pubblicati sui social network.
Secondo il rapporto della procura Figc, i cori di domenica contro il calciatore del Brescia durante Verona-Brescia sono stati "chiaramente percepiti, oltre che dal calciatore, anche dal rappresentante della Procura federale posizionato in prossimità", ma dopo di questi "si sono levati, da parte dei tifosi assiepati nell'attigua "curva sud", cori di sostegno, seguiti da un lungo applauso”.
Dal Comune arriva la fronda anti Balotelli. Alcuni consiglieri della Lega e di alcune liste civiche hanno presentato una mozione affinché la giunta denunci Mario Balotelli poiché "ha diffamato la città".
Il calciatore, intervistato da Le Iene, ha replicato: "Non ho accusato Verona, ma pochi scemi. Di sicuro non erano due o tre perché li ho sentiti dal campo". "Lo stadio del Verona e i tifosi mi stanno anche simpatici con i loro sfottò - ha proseguito Balotelli -, ma se vuoi distrarre un giocatore in campo lo puoi fare in mille altri modi diversi, non così". "Io non sono diverso dagli altri giocatori a cui fanno gli stessi cori e ululati ma il problema è che io sono italiano - ha infine ribadito -, Dovrei tornare in Nazionale".